Piano di sostenibilità: un documento strategico che un numero sempre maggiore di aziende sceglie di preparare, specie tra le imprese di medie e grandi dimensioni. Di cosa si tratta e quali sono le differenze con il bilancio di sostenibilità? Ne parliamo in questo articolo.

Cos’è il piano di sostenibilità

Per spiegare cos’è un piano di sostenibilità con una definizione piuttosto semplice: un piano di sostenibilità è un documento strategico che definisce gli obiettivi e le azioni che un’organizzazione o un’azienda si impegna ad adottare per diventare più sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico e nella gestione delle relazioni.

Di conseguenza, parliamo di un importante strumento per affrontare le sfide attuali legate ai cambiamenti climatici, alla riduzione delle risorse naturali e alla responsabilità sociale delle imprese. Ma quali sono gli elementi di un piano di sostenibilità? Vediamoli insieme:

  1. Obiettivi e strategie. Un piano di sostenibilità si concentra sugli obiettivi a lungo termine che un’organizzazione vuole raggiungere per diventare più sostenibile. Questi obiettivi possono riguardare la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento delle iniziative per la valorizzazione e il benessere delle risorse umane, un impegno più incisivo per le comunità locali delle aree in cui l’azienda opera. Gli obiettivi, in altri termini, sono traguardi da raggiungere nel medio termine che però non devono restare teorici. Il piano di sostenibilità, infatti, identifica anche le strategie, le risorse e le azioni necessarie per raggiungere tali obiettivi. Ad esempio, per ridurre il proprio impatto ambientale un’impresa potrebbe mettere in atto procedure più stringenti di selezione dei fornitori, oppure scegliere di investire 1 milione di euro in tre anni per l’adozione di nuove tecnologie produttive green.
  2. Pianificazione. Ogni azione prevista nel piano di sostenibilità, sulla base di un dato obiettivo strategico, deve essere pianificata. Questo vuol dire che deve essere programmata in una sequenza logica, che tenga conto delle risorse disponibili e identifichi una data di attuazione definita.
  3. Misurazione e monitoraggio. I due punti precedenti hanno una conseguenza precisa: un piano di sostenibilità richiede una rigorosa misurazione e un monitoraggio  attento dei progressi compiuti verso gli obiettivi stabiliti. Per questo, proprio come nel bilancio di sostenibilità, è necessario individuare indicatori di sostenibilità che misurano l’impatto delle azioni intraprese sulle persone, la comunità, l’ambiente e l’azienda stessa. Un monitoraggio regolare serve a valutare l’efficacia delle strategie e delle azioni adottate e ad apportare eventuali correzioni per migliorla.
  4. Partecipazione e coinvolgimento. Nella preparazione di un piano di sostenibilità è opportuno coinvolgere tutti gli stakeholder più significativi: dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali e investitori. Questo permette di rendere le strategie e le azioni collegate più concrete e in linea con i bisogni e le aspettative di chi entra in contatto con l’impresa. In più, serve a fissare obiettivi realistici, rilevanti, misurabili e raggiungibili.

Qual è invece la differenza tra piano di sostenibilità e bilancio di sostenibilità? Possiamo spiegarlo con un paragone: il report di sostenibilità fotografa la situazione esistente di un’impresa, il piano di sostenibilità indica la direzione e la meta per migliorarla.

In altri termini, il bilancio di sostenibilità presenta una panoramica dettagliata e trasparente delle azioni di sostenibilità intraprese, dei risultati ottenuti e degli impatti generati nel corso di un anno. Il piano di sostenibilità, invece, si concentra soprattutto sugli obiettivi futuri e sulle strategie da mettere in atto per raggiungerli.

Come prepararlo

Un piano di sostenibilità, dunque, è un documento dettagliato che definisce gli obiettivi, le azioni e le misure che un’azienda intende adottare per diventare più sostenibile. Possiamo considerarlo una guida ragionata, pianificata e molto concreta per affrontare sfide complesse, scomponendo la strategia in azioni pianificate e dai risultati monitorabili.

Ma quali sono le fasi per preparare un piano di sostenibilità? Alcune sono collegate ai punti che già abbiamo visto in precedenza, altre approfondiscono la componente di definizione della strategia:

  • Valutazione della situazione attuale. Il punto di partenza, ovviamente, è effettuare una valutazione completa dell’attuale impatto economico, sociale, ambientale e di governance dell’impresa o dell’organizzazione. Di solito, questa analisi si realizza attraverso il bilancio di sostenibilità, di cui abbiamo visto più di qualche esempio. Una volta esaminati i risultati, anche grazie a indicatori specifici come gli standard GRI, si individuano i punti di forza su cui continuare a costruire e le aree in cui investire per migliorare le performance.
  • Definizione degli obiettivi. I risultati della valutazione preliminare forniscono gli elementi necessari per stabilire obiettivi chiari e misurabili da raggiungere. Diverse aziende come Alce Nero, Coop, ENEL, inseriscono tali obiettivi già nel bilancio di sostenibilità o nei suoi allegati, per comunicare che l’impegno per l’ambiente, le persone e la comunità prosegue nel tempo con mete sempre più ambiziose.
  • Coinvolgimento delle parti interessate. Consigliamo di coinvolgere nel processo di preparazione del piano di sostenibilità anche gli stakeholder dell’azienda. Questionari, sondaggi, richiesta di feedback su particolari aspetti dell’attività aziendale a clienti, collaboratori e fornitori aiutano a capire come l’impegno dell’azienda è percepito e quali sono gli obiettivi che stanno davvero a cuore ai soggetti con cui l’impresa si relaziona. Se dagli strumenti di rilevazione emergono risultati che val la pena di considerare con più attenzione, valutate di organizzare momenti di approfondimento, come interviste mirate o focus group.
  • Identificazione delle azioni e delle misure. Siamo alla fase di pianificazione: per raggiungere gli obiettivi fissati va sviluppato un piano di azioni definito, programmato nel tempo. Qual è l’orizzonte temporale da scegliere? Di solito, per obiettivi ambiziosi, i tempi sono più lunghi: ad esempio, Enel si pone l’obiettivo di raggiungere la totale neutralità climatica entro il 2040. Per obiettivi più “a misura di azienda, i tempi si riducono: per citare un paio di casi, Gucci intende azzerare il gender pay gap interno entro il 2025, mentre Ferrari Trento ha proposto un piano d’azione in tre anni (2021 – 2023) per mappare i fornitori e, successivamente, identificare criteri di sostenibilità per selezionarli.
  • Pianificazione delle risorse. Ad una buona pianificazione strategica va affiancata una distribuzione ragionata e sostenibile delle risorse da investire. Ѐ necessario quantificare budget, personale e tecnologie da utilizzare per attuare le azioni previste nel piano: solo così la sua attuazione sarà sostenibile, dal punto di vista economico e organizzativo.
  • Monitoraggio e valutazione. Per ogni obiettivo, infine, è necessario scegliere un set di indicatori per misurare i progressi verso il suo raggiungimento. Gli indicatori devono essere rilevanti per il tipo di azioni previste e permettere di valutare lo stato di avanzamento, anche apportando eventuali aggiustamenti al piano in base ai dati raccolti.

Infine, come per il bilancio di sostenibilità, anche per il piano di sostenibilità è importante una comunicazione trasparente. Clienti, fornitori, dipendenti, comunità locale, investitori: tutti i soggetti rilevanti devono essere informati sull’evoluzione del piano di sostenibilità, sui risultati ottenuti e sule sfide affrontate. Una comunicazione aperta, infatti, contribuisce a costruire fiducia tra le parti interessate, dà coerenza allimpegno del brand per la sostenibilità e protegge dal rischio di greenwashing.

I vantaggi del piano di sostenibilità per le imprese

Per un’azienda, la preparazione di un piano di sostenibilità richiede tempo, impegno e risorse, ma i benefici che può portare sono più di uno.  Un’azienda che pianifica in modo strategico e ragionato i suoi investimenti per la sostenibilità può ridurre i costi, migliorare la propria immagine online e offline, fidelizzare i clienti e attrarne di nuovi.

Adottare un piano di sostenibilità, infatti, non significa solo operare in conformità alle norme ambientali. Un programma di azioni e investimenti su larga scala, infatti, tocca diverse dimensioni dell’azienda e influenza positivamente l’organizzazione delle risorse il posizionamento nel mercato e la reputazione dell’impresa.

  • Un piano di sostenibilità può migliorare l’efficienza operativa attuando azioni per la la riduzione dei consumi energetici e l’uso più efficiente delle risorse in ottica di economia circolare. Misure di questo genere portano anche a diminuire i costi operativi a lungo termine.
  • Gli investimenti previsti nel piano di sostenibilità possono favorire l’innovazione, spingendo l’azienda a sviluppare nuovi prodotti e servizi che rispondano alle crescenti esigenze di un mercato orientato alla sostenibilità. Questa spinta all’innovazione può anche aumentare la competitività dell’azienda, posizionandola come pioniere in settori emergenti legati alla green economy. Ne abbiamo parlato nel dettaglio presentando il manifesto dei Green Marketing di John Grant e le logiche di base del green marketing.
  • Le aziende che dimostrano un impegno genuino e coerente verso la sostenibilità sono più attraenti per i consumatori, specie se si tratta di consumatori consapevoli come quelli della Green Generatio . La trasparenza nella comunicazione dei progressi raggiunti e degli obiettivi futuri contribuisce a creare un rapporto di fiducia anche con gli investitori che agiscono secondo criteri ESG – Environment, Social, Governance.
  • Comunicare in modo efficace il proprio piano di sostenibilità è una carta di valore da giocare in termini di employer branding. Giovani talenti e professionisti esperti, oggi, vogliono lavorare per aziende che operano secondo valori etici condivisi e che sono capaci di costruire una cultura etica d’impresa.

Il piano di sostenibilità dunque, può essere davvero vantaggioso per la tua impresa: a patto, però, di comunicarlo come si deve. Vuoi far conoscere il tuo impegno per la sostenibilità in modo efficace? Contattaci: definiremo insieme a te una strategia e un piano di comunicazione su misura.