Cos’è il codice etico di un’impresa? Una domanda sempre più frequente, man mano che questo documento si diffonde sempre di più nel nostro paese. Si tratta di un documento  strutturato che disciplina l’impegno di un’azienda nel campo dell’etica e della responsabilità sociale d’impresa.

In questo articolo vedremo cos’è il codice etico, quali sono i suoi contenuti principali e come si organizzano le aziende per assicurarne il rispetto. In più, ti parleremo dei vantaggi del codice etico per le imprese che decidono di adottarlo e ti presenteremo alcuni degli esempi di codice etico più noti in Italia.

Cos’è il codice etico

Il codice etico e di condotta stabilisce i valori, i principi e i comportamenti che l’azienda si impegna a rispettare nei confronti dei propri dipendenti, dei clienti, degli azionisti, dei fornitori e dell’ambiente: in una parola, dei suoi stakeholder di riferimento. In altri termini, il codice etico identifica i diritti, i doveri e le responsabilità che l’impresa (o, più in generale, l’organizzazione che lo adotta) deve rispettare: una serie di principi a cui uniformarsi in ambito etico e sociale.

Nella sua formulazione, il codice etico delle imprese deve avere alcune caratteristiche fondamentali, tra cui:

  • Universalità: il codice etico deve essere valido per tutte le sedi dell’azienda e per tutti i suoi dipendenti, senza eccezioni.
  • Chiarezza: il documento deve essere scritto in linguaggio semplice e accessibile a tutti, senza tecnicismi o ambiguità.
  • Autorevolezza: il codice etico deve essere emanato dal vertice aziendale, condiviso con tutti i collaboratori e diventare parte integrante della cultura e della strategia dell’azienda.
  • Adeguamento: il documento deve essere adeguato alle caratteristiche e alle esigenze specifiche dell’azienda, tenendo conto del settore di appartenenza, della dimensione e della mission aziendale.
  • Aggiornamento: il codice etico deve essere soggetto a revisioni periodiche per assicurare l’aggiornamento e l’adeguatezza delle norme in base ai cambiamenti del contesto esterno.
  • Monitoraggio: le aziende che adottano il codice etico devono dotarsi di un organo che controlli la sua corretta applicazione. 

In un mondo ideale, tutte le aziende impegnate nella sostenibilità d’impresa dovrebbero avere un codice etico, come strumento fondamentale per promuovere la legalità, la trasparenza e la responsabilità sociale. Tuttavia, secondo l’ordinamento italiano, non c’è nessun obbligo di adottarlo,

Di solito, un codice etico è diviso in tre sezioni, come segue

  • Norme e principi etici e sociali: presentazione delle  norme e dei principi a cui l’azienda e i suoi lavoratori si devono attenere. I temi trattati, da questo punto di vista, possono essere vari: promozione di un ambiente di lavoro sano e sicuro, tutela dei diritti dei dipendenti, l’etica nella gestione delle risorse umane, la lotta alla discriminazione e la promozione della parità di genere, l’impegno verso la sostenibilità ambientale, trasparenza e rispetto della privacy, eccetera.
  • Rispetto del codice etico: individuazione dei provvedimenti che l’impresa si impegna ad adottare per prevenire e sanzionare le violazioni del codice etico e modalità di vigilanza collegate.
  • Promozione delle norme e dei principi: informazioni su come l’impresa comunica i principi, i contenuti e le modalità di applicazione del codice etico a tutti gli stakeholder interessate.

Nota importante: anche i dipendenti e i collaboratori dell’impresa sono tenuti al rispetto delle norme stabilite nel codice etico e di condotta. Alcune delle prescrizioni del testo, infatti, li riguardano direttamente come parte attiva.

Come puoi immaginare leggendo l’ultimo punto, il codice etico aziendale può essere un ottimo strumento per la tua strategia di Green marketing, intesa come comunicazione dell’impegno per la sostenibilità della tua impresa.

Codice etico e modello 231

Dopo aver visto cos’è il codice etico, vediamo ora come viene disciplinato in Italia. Nel nostro paese, la principale normativa sul codice etico è la legge 231 del 2001, aggiornata qualche anno dopo dalla legge 125/08

Tale norma definisce le caratteristiche del codice etico e introduce un elemento ulteriore per la disciplina degli aspetti etici nelle imprese: il Modello di Organizzazione e Gestione (MOG). Tale modello, chiamato anche Modello Organizzativo Gestionale o Modello 231, è un elemento essenziale per la prevenzione di specifici reati indicati nel testo della legge.

Il Modello 231 e il Codice etico, dunque, sono elementi previsti per legge che si integrano a vicenda. Più nello specifico:

  • Il modello 231, istituito in Italia nel 2001, è uno strumento di organizzazione, gestione e controllo che mira a prevenire e contrastare la commissione di reati da parte di un’impresa. Esso prevede l’adozione di specifiche misure di prevenzione e controllo interno, per prevenire illeciti quali corruzione, frode, riciclaggio di denaro e altre attività illegali.
  • Esso rappresenta quindi un sistema di regole e procedure che le imprese devono adottare, non solo per proteggere la propria reputazione, ma anche per rispettare la normativa vigente.

La relazione tra il modello 231 e il codice etico, dunque, risiede nella complementarità dei due strumenti. Mentre il modello 231 si concentra principalmente sulla prevenzione dei reati e sulla gestione dei rischi, il codice etico enfatizza l’importanza di condotte etiche e responsabili attive.

In altri termini, il codice etico supporta il modello 231, offrendo orientamento e chiarimenti ai dipendenti su come comportarsi in situazioni che richiedono decisioni etiche significative.

I vantaggi per le imprese

Lo abbiamo già detto spiegando cos’è il codice etico: non si tratta di un documento obbligatorio per le imprese. Le aziende che decidono di adottarlo, tuttavia, godono di diversi vantaggi, alcuni decisamente strategici. Vediamone insieme alcuni:

  1. Credibilità e reputazione. L’adozione di un solido codice etico solido contribuisce a costruire una buona reputazione aziendale, anche in ottica di green marketing. Le imprese che dimostrano un impegno concreto verso comportamenti etici e responsabili guadagnano credibilità agli occhi dei clienti, che apprezzano le imprese impegnate in azioni di brand activism. Secondo i dati pubblicati da OpenText a fine 2021, ad esempio, il 93% degli italiani preferisce acquistare da aziende che adottano pratiche etiche di approvvigionamento. Una buona reputazione aziendale, in più, può portare a relazioni commerciali e di filiera più solide e ad una maggiore attrattiva per risorse umane, partner di business e investitori.
  2. Fidelizzazione dei dipendenti e attrazione delle risorse umane. Il codice etico fornisce una guida chiara e condivisa sulle aspettative di comportamento all’interno dell’azienda. Questo può contribuire a creare un ambiente di lavoro sano, inclusivo e rispettoso, che favorisce la fiducia e la coesione tra i dipendenti. L’adesione a valori etici condivisi può aumentare la soddisfazione e l’impegno dei collaboratori, riducendo il turnover e i costi collegati e migliorando la produttività. In più, è un elemento significativo per attrarre nuovi talenti, contribuendo a una strategia efficace di employer branding. Un dato non da poco, se consideriamo che Secondo LinkedIn il 75% dei potenziali candidati si informa sulla reputazione di un’azienda prima di proporsi per una posizione. Inoltre, sempre secondo Linkedin, quasi il 70% dei candidati non è disposto ad accettare un offerta di lavoro da un’impresa con una cattiva reputazione.
  3. Gestione dei rischi. Un codice etico ben strutturato, affiancato a un Modello Organizzativo e Gestionale coerente, include disposizioni volte a prevenire comportamenti illeciti e a gestire i rischi aziendali. Ciò contribuisce a identificare potenziali problemi e a mettere in atto misure di prevenzione e controllo. La gestione proattiva dei rischi può aiutare le imprese a evitare sanzioni legali, multe e danni reputazionali, garantendo la continuità e la sostenibilità delle attività.
  4. Differenziazione competitiva. In un mercato sempre più consapevole, i consumatori cercano sempre più spesso prodotti e servizi provenienti da imprese con una visione etica e responsabile. Un codice etico ben implementato può essere un fattore di differenziazione competitiva, consentendo all’azienda di conquistare nuovi clienti e di mantenere una posizione di vantaggio nel mercato rispetto ai concorrenti.
  5. Vantaggi nella partecipazione a bandi di gara e appalti. In alcuni casi, stazioni appaltanti ed enti pubblici o semi pubblici che erogano finanziamenti o contributi, valutano con un punteggio maggiore i progetti presentati da imprese dotate di un codice etico.

In conclusione, il codice etico rappresenta un investimento vero e proprio per le imprese, e non solo in termini di reputazione. Lo dimostrano anche alcuni esempi molto noti in Italia, che ti presentiamo nelle prossime righe.

Codice etico: esempi

Alcune grandi aziende italiane, molto note, si sono dotate di un codice etico e di un Modello Organizzativo Gestionale considerato una buona pratica da seguire. Raccontare la loro esperienza è un modo efficace e concreto per capire meglio cos’è il codice etico.

Il primo codice etico che prendiamo in considerazione è quello di ENI, una delle principali compagnie petrolifere al mondo. Il codice etico di ENI si basa su sei principi fondamentali:

  • rispetto dei diritti umani;
  • corretta gestione dei conflitti d’interesse;
  • rispetto dell’ambiente e sviluppo sostenibile;
  • trasparenza e lotta alla corruzione;
  • tutela della salute e sicurezza sul lavoro;
  • rispetto delle leggi e dei regolamenti.

La tematica ambientale, ovviamente, è molto “calda” per ENI: per questo, una parte rilevante del codice etico riguarda proprio la sostenibilità ambientale, anche come elemento per contribuire al progresso sociale ed economico delle comunità in cui il gruppo opera.

Parliamo ora di un’altra azienda italiana molto conosciuta, forse la più conosciuta al mondo: benvenuti in  Ferrari. L’iconica casa automobilistica di Maranello ha adottato un codice etico che riflette i valori del brand. I temi principali attorno ai quali è strutturato comprendono, infatti:

  • eccellenza,
  • innovazione,
  • passione,
  • rispetto e integrità.

Ferrari pone l’accento sulla passione condivisa tra tutti i dipendenti e a tutti i livelli, come mezzo per raggiungere l’eccellenza. Inoltre, enfatizza l’importanza dell’integrità, dell’onestà e della lealtà nel condurre gli affari, come elemento distintivo caratterizzante in Italia e sullo scenario internazionale.

Un altro esempio di azienda che ha adottato un codice etico considerato esemplare è Poste Italiane, la più grande azienda postale d’Italia. Il codice etico di Poste Italiane è basato su sei valori fondamentali:

  • qualità del servizio;
  • rispetto delle persone;
  • costruzione di relazioni di fiducia interne ed esterne: con i dipendenti, gli utenti, la comunità;
  • professionalità quotidiana;
  • innovazione costante per rendere il servizio più rapido ed efficiente.

Tra gli elementi più importanti, l’azione di Poste Italiane all’interno delle comunità territoriali, attraverso politiche di inclusione sociale, progetti di sviluppo e investimenti in sostenibilità.

Infine, consideriamo il codice etico e di condotta di Conad, una delle aziende storiche del settore GDO. Conad ha adottato un codice etico che si basa sui valori di responsabilità, impegno e trasparenza. L’azienda si impegna a garantirne il rispetto, agendo sia all’interno che all’esterno. In particolare, si concentra sul tema delle relazioni di filiera, per promuovere:

  • Una spesa sostenibile,
  • Un’alimentazione di qualità, sana e sicura che tutela i consumatori;
  • Un modello di gestione dei rapporti commerciali di filiera inclusivo e attento alla promozione delle realtà locali.

La tua azienda ha un codice etico o sta lavorando per adottarlo? Contattaci e parliamone: ti aiuteremo a comunicare questa scelta in modo efficace, a tutti gli attori rilevanti per la tua impresa.