La Green Generation è una nuova comunità globale fatta da individui che si distinguono per la preoccupazione, l’impegno e la  passione nei confronti della sostenibilità ambientale.

Sono persone che si preoccupano profondamente delle questioni legate al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla conservazione delle risorse naturali. E agiscono di conseguenza, come individui, cittadini di una comunità sempre più globale e consumatori. Ne parliamo in questo articolo.

Green generation: chi è

Spesso giovani, ben informati, molto attivi: tre caratteristiche che descrivono bene la Green Generation. Comunque si voglia definirla, si tratta di una comunità sempre più numerosa a livello mondale, che:

  • condivide gli stessi valori in tema di sostenibilità ambientale: un problema che la preoccupa molto.
  • è consapevole che comportamenti quotidiani diversi, se condivisi e ripetuti, possono contribuire a cambiare le cose;
  • è determinata a fare la differenza e a costruire un futuro più sostenibile per tutti.

Alcuni fanno coincidere Generazione Green e Generazione Z, indicando come appartenenti alla Green Generation i nati tra il 1997 e i primi anni 2010. In realtà, i contorni del fenomeno sono decisamente più sfumati: il termine Green Generation, infatti, non si limita a un’età specifica.

Più correttamente, il termine identifica tutti coloro che credono nel potere della sostenibilità e lavorano per un cambiamento positivo. Sono individui che immaginano una società in cui energia pulita, consumo consapevole e rispetto per l’ambiente siano la norma, oltre che una necessità non più derogabile visi gli ultimi dati relativi al 2022 (cifre Carbon Brief):

  • Il 2022 è stato l’anno in cui le temperature medie registrate negli oceani sono state più elevate.
  • Le temperature sono state le più alte rilevate in diversi paese del mondo: Italia, Francia, Cina, Portogallo, Nuova Zelanda, Spagna e Regno Unito, solo per citarne alcuni.
  • In Italia gli eventi legati agli squilibri idrogeologici sono aumentati del 55% rispetto al 2021.
  • Sulla superficie di mari e oceani si registrano 171mila miliardi di rifiuti plastici, per un peso totale di 2,3 milioni di tonnellate.
  • L’impegno per la transizione energetica sembra aver subito una battuta d’arresto. Tra le cause, la crisi energetica globale e il rialzo dei prezzi di risorse energetiche e materie prime (dati IEA – World Energy Outlook 2022). In particolare, questo si registra per i prezzi del carburante (a cui è legato il 90% degli aumenti) e del gas.
  • 75 milioni di persone che solo di recente hanno avuto accesso all’elettricità rischiano di non poterla più pagare a breve (stessa fonte).

Sull’esempio di figure leader che hanno saputo imporsi all’attenzione mondiale, come Greta Thunberg, Molly Burhans o, già in passato, David Attenborough, la Green Generation mette al centro delle proprie priorità come cittadini la soluzione di problemi come quelli che abbiamo citato. Per il proprio bene, quello della comunità globale e quello delle generazioni future.

Non si tratta di una presa di posizione di puro principio, o di una pura strategia di comunicazione: la Generazione Green si impegna concretamente, e compie scelte quotidiane decise e informate per la sostenibilità. In altri termini, ha un atteggiamento proattivo e determinato nel combattere i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la crisi dei consumi energetici.

Valori e obiettivi di riferimento

Le azioni di questa community globale sempre più solida e diffusa si basano su valori, principi e modalità di azioni condivise. La Green Generation, infatti, è:

  • Consapevole: la Generazione Green è cosciente dell’impatto che le azioni umane hanno sull’ambiente. Ѐ informata sulla crisi climatica e lavora attivamente per invertire la rotta, su scala familiare, territoriale e, per le figure più influenti, globale. Il suo motto? Le scelte quotidiane possono fare la differenza.
  • Attivista: la Green Generation si mobilita per l’ambiente. Partecipa a manifestazioni, fa volontariato, si impegna in progetti per la tutela dell’ambiente. Si impegnano per sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere i governi a adottare politiche più verdi.
  • Innovatrice, perché creativa e sempre alla ricerca di soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale. Coloro che appartengono alla Generazione Green promuovono l’utilizzo di energie rinnovabili, incoraggiano l’economia circolare e investono in tecnologie ecologiche e sostenibili.
  • Responsabile nelle scelte di consumo: la Green Generation è attenta agli acquisti che decide di effettuare. Sceglie prodotti eco-sostenibili, biologici e a km zero. Riducono gli sprechi e privilegiano il riutilizzo, il riciclo e, naturalmente, la spesa sostenibile. Usano il loro potere d’acquisto per influenzare il mercato a favore dell’ambiente.
  • Impegnata nell’educare alla sostenibilità: la community green si impegna per diffondere informazioni su sostenibilità, modelli di comportamento rispettosi dell’ambiente, abitudini quotidiane green. Utilizzano i social media, organizzano workshop, eventi e manifestazioni, a volte prendono parte a gruppi di studio e ricerca sul cambiamento climatico. Vogliono educare le persone per una maggiore consapevolezza ambientale: dalle conversazioni con amici e familiari alle grandi manifestazioni come “Fridays for Future“. Obiettivo: ricordare a tutti che “There’s no planet B”.

Proprio l’ultimo punto è una caratteristica determinante per capire quanto, come e perché la Green Generation sia sempre più numerosa, consapevole e impegnata. L’efficacia di un messaggio, infatti, si rafforza quando è condiviso, sostenuto da esempi concreti e diffuso: tre elementi che, come conseguenza, spingono all’azione.

La Green Generation tra società e mercato

La Green Generation, in altre parole, è convinta di poter fare la differenza: non solo assumendo ruoli di leadership per promuovere la sostenibilità a livello comunitario e globale, ma anche con i propri comportamenti quotidiani e individuali. E le cifre sembrano dar loro ragione, almeno in alcuni casi.

  • Credit Suisse nel 2022 ha pubblicato un’analisi che ha coinvolto oltre 10 mila persone di età compresa tra i 16 e i 40 anni in dieci paesi. I risultati evidenziano che il 75% degli intervistati intende vivere in modo più sostenibile e ben il 25% cercherà di convincere familiari e amici a fare lo stesso.
  • Una recente indagine pubblicata da P&G rivela l’attenzione delle persone a piccoli comportamenti sostenibili quotidiani. Ad esempio:
    • l’87% degli intervistati dice di preferire prodotti che riducono i materiali di imballaggio o sfusi (percentuale che però scende al 52%).
    • Riparare gli oggetti invece che acquistarne di nuovi è un’abitudine che sta iniziando ad avere il 79% delle persone;
    • Si adottano comportamenti per risparmiare acqua: chiudere i rubinetti nelle pause quando ci si fa la doccia o ci si lava i denti, evitare il prelavaggio il lavatrice o lavastoviglie,
  • Considerando solo i dati italiani, la sostenibilità è diventata un elemento importante in fatto di acquisti. il 37% dei giovani tra i 18 e i 24 anni la considera più determinante rispetto a criteri quali il design e lo stile. (Cifre tratte da Google Consumer Survey).
  • Secondo le ultime stime Nielsen (dati giugno 2022 – Report Nielsen IQ 2023), l’86% delle famiglie italiane preferisce beni di largo consumo che si dichiarano ‘sostenibili’ sulla base delle informazioni presenti nelle confezioni. Il dato, ovviamente, va preso con  le pinze, tenendo conto anche del fenomeno del greenwashing, ma è comunque indicativo di una tendenza.

Di conseguenza, anche per le imprese la sostenibilità è diventata da tempo un elemento con cui confrontarsi. Da un lato, come scelta necessaria per ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente, le persone e la comunità, dall’altro come scelta di marketing e posizionamento strategico.

Come si pone la tua impresa nei confronti di clienti e consumatori sempre più attenti alla sostenibilità? Contattaci e raccontacelo: potresti diventare protagonista nel nostro blog e nei prossimi eventi a cui Green Marketing Italia partecipa o che il nostro team organizza.