In diversi articoli pubblicati in questo blog abbiamo parlato di sostenibilità nella moda. Lo scenario, come abbiamo visto, presenta luci ed ombre ma sembra una tendenza che è qui per restare. A testimoniarlo, anche le politiche e gli investimenti di alcuni brand, in Italia e all’estero: tra questi c’è anche OVS.

OVS e la sostenibilità

L’impegno per la sostenibilità di OVS si è consolidato negli ultimi anni, identificando diverse aree di intervento tra loro collegate.

Il brand italiano di abbigliamento sposa in pieno la filosofia del green marketing, soprattutto perché prende in considerazione l’impatto della sua attività su più dimensioni. Ambiente, dipendenti e collaboratori, inclusione sociale: tutte e tre le aree sono presidiate.

Se proviamo a raggruppare per temi i settori in cui OVS si impegna per la sostenibilità, possiamo classificarli così:

  • Uso più razionale delle risorse ambientali. In particolare, tra i tessuti con cui il brand produce i suoi capi, ci sono anche il cotone e il denim sostenibile, entrambi prodotti utilizzando meno acqua. Ad esempio, l’eco-denim permette di risparmiare il 65% di acqua nel processo di tintura e l’azienda si impegna a ridurre l’uso dell’acqua di quasi il 100% entro il 2025.
  • Diminuzione progressiva dell’uso di sostanze dannose lungo la filiera produttiva. L’obiettivo di OVS è eliminare tutte le sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute e l’ambiente, considerando non solo il prodotto finito, ma anche le materie prime acquistate dai fornitori. A questi ultimi, ad esempio, il brand chiede di adeguarsi ad un rigido protocollo che intende azzerare l’uso di tali sostanze in tutti i processi produttivi.
  • Riduzione della plastica e del packaging. Il 100% del packaging OVS è realizzato con carta certificata FSC ed entro fine 2022 tutti gli imballaggi in plastica ancora presenti saranno in plastica riciclata. Le etichette in plastica sui capi sono state eliminate, grazie alla stampa diretta sui capi, e l’uso delle shopper usa e getta è a pagamento, per disincentivarne l’impiego.
  • Economia circolare. Nelle sue politiche di sostenibilità, OVS tiene conto anche della composizione dei tessuti. Riducendo l’uso di materiali diversi nello stesso capo, rende più facile riciclarlo: secondo i dati forniti dall’azienda, questo è già vero per il 67% delle collezioni. In più, Il brand promuove il riciclo di abiti usati per contribuire a progetti sociali in Africa.
  • Uso di fibre sostenibili: non solo il cotone, che è riciclato, biologico o prodotto secondo protocolli specifici di sostenibilità, ma anche fibre come poliestere riciclato e viscosa certificata.
  • Attenzione alle persone. OVS promuove la sostenibilità sociale e di welfare sviluppando progetti a favore delle pari opportunità, promuovendo la formazione continua e valorizzando la diversità di ciascun individuo. In più, sostiene progetti di sviluppo economico e sociale nelle aree più svantaggiate del pianeta e collabora da anni con organizzazioni benefiche.

Secondo il principio di trasparenza, OVS pubblica ogni anno il bilancio di sostenibilità, raccontando i risultati raggiunti ma anche le sfide future. Una politica di questo tipo ha permesso al brand di raggiungere il primo posto nel Fashion Transparency Index 2023, per il terzo anno consecutivo.

I progetti sostenuti

Come sempre, il modo migliore per valutare l’efficacia e la concretezza dell’azione di sostenibilità di un brand è parlare dei suoi progetti.

Tra le iniziative che OVS propone in tema di sostenibilità c’è ad esempio l’adesione, fin dal 2016, all’iniziativa Better Cotton. Il cotone coltivato secondo le metodologie proposte dal programma prevede forti limitazioni nell’uso di pesticidi e fertilizzanti, diminuendo il consumo di acqua ed energia. L’iniziativa, a livello globale, ha migliorato le condizioni di vita e di lavoro di 2,9 milioni di contadini e produttori, circa un quinto del totale mondiale.

Allo stesso modo, specie nel comparto dedicato ai bambini e per le linee di intimo, OVS cura gli acquisti da filiera certificata. Abbiamo già parlato delle certificazioni per sostenibilità nella moda in un articolo precedente: OVS tiene in conto questa evoluzione, acquistando il 73% dei materiali utilizzati per realizzare le collezioni bambino da fornitori certificati OEKO-TEX.

Il brand italiano sviluppa attività in sedici paesi del mondo e lavora con oltre 600 fornitori, con un impatto occupazionale che coinvolge oltre 90mila lavoratori. Per OVS gestire una rete così estesa secondo criteri di sostenibilità è una sfida impegnativa. Per questo il gruppo ha approvato un codice di condotta che considera aspetti quali l’impatto sociale, il rispetto dei diritti umani, l’equa remunerazione della forza lavoro. A tutti i fornitori viene richiesto di adeguarsi alle direttive di tale documento.

Inoltre, tutti i fornitori con cui l’azienda collabora entro il 2024 dovranno aderire alla piattaforma Higg. Lo strumento è stato sviluppato a livello internazionale per valutare le performance ambientali e sociali lungo le catene di fornitura. Sullo stesso tema, il brand ha avviato collaborazioni consolidate con i propri fornitori in Bangladesh, per promuovere un’approccio legato all’economia circolare e l’allineamento progressivo dei salari alle condizioni di vita nel paese.

L’azienda collabora anche con Save the Children nell’ambito della campagna “Riscriviamo il futuro“. L’iniziativa, che ha preso avvio con la pandemia da Covid-19, sostiene le famiglie italiane a rischio di povertà minorile, sia economica che educativa. Finora il progetto ha coinvolto 45.500 famiglie, grazie ad una raccolta fondi nei punti vendita OVS.

Un’altro ambito nel quale OVS opera per promuovere la sostenibilità è quello del welfare interno. Tra le iniziative promosse per il benessere dei dipendenti, lo sviluppo personale e l’equilibrio vita privata – lavoro:

  • Percorsi di inserimento delle nuove risorse;
  • Programmi di sviluppo della leadership per i manager, a diversi livelli di professionalizzazione;
  • Iniziative per ridurre (e quasi azzerare) il divario di stipendio tra uomini e donne all’interno del gruppo;
  • Progetti di car pooling per ridurre l’impatto ambientale del tragitto casa – lavoro;
  • Promozione della flessibilità lavorativa, sotto forma di lavoro agile.

Le iniziative di sostenibilità del gruppo OVS non si fermano qui: la presentazione completa è disponibile all’interno del bilancio di sostenibilità aziendale. Proprio lo sforzo di trasparenza e monitoraggio in cui il brand è impegnato consente di individuare chiaramente i principali risultati ottenuti: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

I risultati raggiunti: bilancio di sostenibilità OVS 2022

Il report di sostenibilità di OVS si conclude con la valutazione delle iniziative di sostenibilità attuate, sulla base dello standard GRI – Global Reporting Initiative. Si tratta di uno degli standard internazionali di sostenibilità più conosciuti e diffusi.

Su questa base, il brand di abbigliamento ha dato conto di progetti e attività in maniera estremamente dettagliata nel proprio bilancio di sostenibilità 2022. In sintesi, però, i principali risultati raggiunti sono divisi per tema:

  • Prodotti e materiali – “Design for circularity”: il cotone è il materiale più usato nelle collezioni OVS: circa il 70% dei materiali, infatti, è in cotone. Dal 2021 il 100% del cotone utilizzato proviene da fonti sostenibili. Nel 2022 OVS è andata oltre, avviando un primo progetto pilota in Sicilia per la produzione di cotone biologico completamente italiano. L’impatto è evidente: se pensiamo che il cotone percorre 15mila km in media per arrivare dalla piantagione allo scaffale, il cotone italiano di OVS ne percorre 1.700: praticamente un decimo o poco più. Allo stesso modo, è proseguito il progetto per rendere il denim più sostenibile, riducendo il consumo di acqua sulla base di un Life Cycle Assessment condotto in collaborazione con l’Università di Padova. L’obiettivo è arrivare al 100% delle collezioni in jeans realizzate con tecnologie sostenibili per quanto riguarda il consumo idrico entro il 2025. Inoltre, OVS ha investito sulla ricerca in tema di fibre sostenibili, utilizzando materiali innovativi provenienti da cellulosa certificata per il 61%. Tra questi, LENZING™ ed ECOVERO™, provenienti da foreste controllate e certificate FSC o PEFC, con consumo di acqua ed emissioni di CO2 ridotte del 50% rispetto alle fibre tradizionali.
  • Trasparenza nelle relazioni con i fornitori – “Being fair and transparent”. Sono oltre 400mila le persone coinvolte nella catena di fornitura OVS, costantemente monitorata. Il 93% del volume produttivo di OVS, incluso quello ascrivibile ai fornitori, è infatti valutato attraverso la piattaforma Higg, che permette di monitorarne le performance di sostenibilità. Sull’intera filiera, inoltre, sono stati realizzati nel 2022 oltre 410 audit, coprendo oltre il 90% del volume produttivo. L’analisi dei salari, in particolare, ha evidenziato che il 60% dei lavoratori della filiera percepisce un salario adeguato all’effettivo costo della vita. L’obiettivo del gruppo è sensibilizzare i partner nella supply chain per arrivare al 100% entro il 2030.
  • Trasparenza nelle relazioni con tutti gli stakeholder – “Being fair and transparent”. OVS è una delle aziende più trasparenti nelle relazioni con gli stakeholder, clienti in primis. Per questo, come già menzionato, è al primo posto nel Fashion Transparency Index di Fashion Revolution, con un punteggio del dell’83%, in crescita se confrontato con il 78% del 2022. I clienti, inoltre, possono valutare immediatamente l’impatto ambientale di ciascun capo grazie all’indice Eco valore presente nella scheda prodotto.
  • Welfare interno e condizioni di lavoro – “Design a Better work”: Nei suoi investimenti per la sostenibilità, OVS dedica risorse allo sviluppo professionale dei propri dipendenti. Le ore dedicate alla formazione, ad esempio, sono raddoppiate nel 2021 rispetto al 2022. Per quanto riguarda le nuove risorse, il gruppo sta lavorando ad una strategia di Employer Value Proposition, studiata per attrarre talenti secondo i principi dell’employer branding. Tra i cardini di questa strategia, la cura del percorso professionale di ciascuna risorsa, con misure di accoglienza e affiancamento e formazione continua. Inoltre, l’azienda ha quasi del tutto azzerato il divario retributivo di genere: in Italia la differenza di retribuzione è pari al 5% in media e al 15,6% nel settore del commercio. In OVS, invece, la percentuale scende all’1,85%. Infine, l’azienda ha definito chiaramente la propria politica in tema di smart working: tutti i dipendenti, tranne il personale dei negozi, possono lavorare da casa per un massimo di 2 giorni a settimana.
  • Sostenibilità dei punti vendita e dell’esperieza cliente – “Making fashion a better choice”: Il 99% dell’energia elettrica consumata nei punti vendita OVS arriva da fonti rinnovabili certificate con Garanzia d’Origine. Inoltre, quasi 80mila kWh di energia vengono autoprodotte. Inoltre, periodicamente, ai clienti vengono proposti capi sostenibili nell’ambito di campagne dedicate: ad esempio ad aprile, in occasione dell’Earth day.

OVS è un grande gruppo del settore fashion che ha scelto di investire in sostenibilità e Green Marketing. Anche le realtà più piccole, però, possono iniziare un percorso virtuoso, con risultati concreti e misurabile.

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