Dopo aver capito cos’ è la matrice di materialità, vediamo allora come si costruisce. L’analisi di materialità è il punto di partenza: un percorso con una serie di fasi chiave che permettono di raccogliere e valutare i dati rilevanti per la sostenibilità. Ecco, in sintesi, come si sviluppa:
- Identificazione degli stakeholder. Il processo inizia con un’accurata identificazione degli stakeholder, sia interni che esterni. Si individuano i soggetti che hanno un interesse diretto o indiretto nelle azioni di sostenibilità dell’impresa e su cui queste ultime hanno un impatto. Come abbiamo visto, gli stakeholder possono includere dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali, investitori, organizzazioni.
- Raccolta dati. La successiva fase consiste nella raccolta di dati attraverso cui rilevare e misurare l’effettivo impatto / interesse delle azioni di sostenibilità verso gli stakeholder e per l’azienda nel suo complesso. Per farlo, si possono impiegare diversi metodi: questionari mirati, focus group, analisi di dati pregressi, report sulla customer satisfaction sono solo alcuni degli strumenti e delle fonti utilizzabili.
- Metodi di raccolta dati adattati alle caratteristiche dell’impresa. Le metodologie utilizzate, in ogni caso, devono adattarsi alle dimensioni e alle peculiarità dell’azienda. Ad esempio, un’impresa di grandi dimensioni potrebbe trarre vantaggio da interviste strutturate e analisi di dati quantitativi, mentre una piccola impresa potrebbe beneficiare di metodi più agili come sondaggi via mail o interviste dirette.
Una volta raccolti i dati, le aziende possono procedere con l’analisi dell’importanza dei temi di materialità per i diversi stakeholder, per poi collocarli all’interno della matrice. Alcuni modelli di matrice di materialità comuni includono:
- Matrice a quadrante. un modello classico che posiziona gli elementi in base all’impatto sugli stakeholder e sull’azienda.
- Matrice a radar: Una visualizzazione che enfatizza la rilevanza degli aspetti chiave in modo grafico.
- Matrice di priorità: Un modello che assegna un peso specifico a ciascun elemento, ad esempio raffigurandolo come un cerchio di maggiori e minori dimensioni nel grafico sulla base della sua importanza, consentendo una priorizzazione più precisa.
Gli stakeholder interni ed esterni che devono essere considerati durante il processo di costruzione della matrice variano in base al settore e alle attività specifiche dell’impresa. Ad esempio, i dipendenti potrebbero essere interessati al benessere in azienda, mentre i clienti potrebbero focalizzarsi sulla qualità dei prodotti o servizi. Comunità locali, organizzazioni ambientali e organi di regolamentazione sono anch’essi stakeholder chiave da coinvolgere, perché permettono di rilevare l’impatto delle azioni di sostenibilità su scala più ampia.
La costruzione della Matrice di Materialità, dunque, è un processo di analisi e valutazione mirato e centrato sugli stakeholder, che tuttavia porta vantaggi significativi anche alle imprese che la predispongono. Nel prossimo paragrafo vedremo quali.