Benetton e la sostenibilità: naturale che una delle aziende più conosciute nel settore del fashion, in Italia e nel mondo, si confronti con questo tema. Ogni anno, infatti, il Gruppo Benetton investe l’1% del proprio fatturato in azioni di sostenibilità sociale, ambientale e di governance. In questo articolo, vediamo meglio come.

Benetton e la sostenibilità

L’impegno del brand per l’ambiente, le persone e la comunità non è di primo pelo. L’azienda ha iniziato a confrontarsi con questo tema di pari passo con la sua espansione sul mercato globale.

Uno degli aspetti principali di cui Benetton si è fatta portavoce in tema di sostenibilità è stato l’inclusione. Attraverso progetti e campagne di comunicazione mirati, talvolta anche piuttosto “forti”, il gruppo ha portato avanti un messaggio di non discriminazione e apertura alla diversità come valore.

Questo aspetto resta significativo anche ai giorni nostri, con iniziative di sostenibilità sociale e inclusiva per:

  • Vigilare sul rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera. Il gruppo si impegna a selezionare i propri fornitori tra le aziende che assicurano condizioni di lavoro rispettose e dignitose e salari equi.
  • Promuovere l’inclusione e la diversità in tutti i contesti, sia interni che esterni. In questo senso, Benetton investe sui propri dipendenti, non solo in tema di formazione, conciliazione vita – lavoro e welfare, ma anche creando un ambiente professionale stimolante, che valorizza la diversità di prospettive, competenze, attitudini come una ricchezza.
  • Sostenere progetti sociali e culturali che promuovono l’educazione, la creatività dei giovani e lo sviluppo culturale dei territori.

Nell’ultimo decennio, inoltre, Benetton ha investito in modo più deciso nella sostenibilità ambientale. L’azienda ha adottato una serie di misure per ridurre l’impatto delle proprie attività sul pianeta, lavorando su approvvigionamento energetico, ricerca, uso più efficiente delle risorse naturali. Tra le attività sviluppate in questo senso, ad esempio:

  • Riduzione delle emissioni di CO2: Benetton investe per ottimizzare i processi produttivi dal punto di vista dei consumi energetici. Anche la logistica è monitorata, privilegiando l’uso del trasporto su rotaia lungo la rete di distribuzione. In questo senso, tuttavia, è difficile comparare i dati anno su anno, perché lo spettro delle attività prese in esame si allarga costantemente con l’incremento delle attività e della copertura geografica della rete. In ogni caso, L’azienda ha preso un impegno stringente, aderendo alla Science Based Targets Initiative, un programma ONU che identifica criteri rigorosi per programmare la riduzione delle emisisoni. Entro il 2030 l’obiettivo è abbattere del 50% le emissioni Scope 1 e 2 (emissioni generate dall’azienda, direttamente o indirettamente) e del 30% le emissioni Scope 3 (generate dai fornitori).
  • Gestione responsabile dell’acqua. Il gruppo ha adottato tecnologie che permettono di utilizzare l’acqua in modo più efficiente di ridurre l’inquinamento idrico derivante dalle proprie attività. Su questo aspetto, tuttavia, c’è ancora da lavorare: un buon punto di partenza è la valutazione del consumo di acqua per sede e per store, realizzato secondo l’indice  WWF Water Risk Filter 6.0.
  • Materiali sostenibili: Benetton sta lavorando per utilizzare materiali più eco-friendly nelle proprie collezioni. Si tratta di fibre naturali (oltre il 60% di quelle utilizzate), come accade sempre più spesso nel settore della moda sostenibile, ma anche di materiali innovativi, come fibre sintetiche bio-based o riciclate. L’obiettivo è arrivare a utilizzare il 75% di materiali sostenibili entro il 2025.

Per quel che riguarda la sostenibilità di governance, intesa come relazione con tutti gli stakeholder rilevanti, un progresso significativo è stato portato avanti nel 2023. Il gruppo Benetton, infatti, ha formalizzato i criteri di valutazione dei propri fornitori. Tra questi, oltre ad aspetti legati all’efficienza e alla qualità del prodotto anche le performance sociali e ambientali.

Recentemente, tuttavia, Greenpeace Germania ha accusato il Gruppo Benetton di scarsa trasparenza e sospetto greenwashing per reticenza. Nello specifico, il rilievo riguarda soprattutto la pubblicazione di informazioni carenti relativi ai risultati dell’adesione di Benetton alla campagna “Detox”, portata avanti dal 2011 proprio da Greenpeace.

L’obiettivo dell’iniziativa è eliminare l’uso di sostanze chimiche nocive lungo l’intera catena di fornitura. Il progetto, avviato molto bene, sembra aver subito negli anni una battuta d’arresto, almeno per quanto riguarda la comunicazione dei dati gestita da Benetton.

Attività e progetti

Di recente Benetton ha presentato alcuni progetti specifici che mettono l’accento su aspetti diversi della sostenibilità. Tra questi:

  • Never out of stock: una collezione che comprende 160 capi di abbigliamento scelti tra gli articoli più venduti di United Colors of Benetton e capi basics. Tale collezione non subirà alcuna modifica per i prossimi quattro anni e sarà disponibile su richiesta dei punti vendita entro 1 – 3 settimane dell’ordine. In questo modo, i clienti avranno la sicurezza di trovare sempre i capi che cercano, mentre il Gruppo Benetton potrà diminuire costi di fornitura, emissioni e sprechi.
  • Riciclo dei materiali: nel 2022 Benetton Group ha incrementato l’utilizzo di fibre sintetiche provenienti da riciclo. Tutti i materiali riciclati sono stati certificati secondo gli standard rigorosi della ONG Textile Exchange.
  • Benetton Research Library: ad aprile 2022 il gruppo ha fatto entrare le biblioteche di Fondazione Benetton e Fabrica e l’Archivio Storico di Benetton in Worldcat, la più grande rete di biblioteche al mondo. Lo scopo è quello di dare accesso pubblico ai contenuti culturali raccolti negli anni dalle tre realtà: oltre 100mila volumi, riviste, materiali multimediali e documenti.
  • Warm up: il programma di stage rivolto a studenti, laureandi e giovani appena usciti dalle Università, con un interesse specifico per il mondo della moda, della comunicazione e del design. Nel 2022 l’iniziativa ha coinvolto oltre 60 giovani, con un età media di 24 anni: ciascuno di loro ha collaborato con un tutor per i sei mesi di tirocinio, potendo usufruire di formazione on the job, rimborso spese e benefit aziendali. L’80% dei giovani coinvolti, alla fine dell’esperienza, si è visto offrire un contratto di apprendistato all’interno del gruppo.

Quelli che abbiamo presentato sono solo i progetti su cui il gruppo del fashion pone l’accento. Ad affiancarli, iniziative di innovazione digitale e automazione e azioni di marketing mirate sui valori del brand, online e offline.

Bilancio di sostenibilità Benetton

Benetton pubblica il proprio bilancio di sostenibilità o, per meglio dire, il proprio “report integrato“, dal 2016. Il documento, anno dopo anno, dà conto delle iniziative attuate e dei risultati ottenuti.

Per il 2022, il bilancio racconta alcuni progetti “di punta”, alcuni dei quali sono già stati presentati nel paragrafo precedente. In più, come tutti i report di sostenibilità, mette in evidenza cifre, dati e traguardi ottenuti. Da questo punto di vista, tra i risultati principali il Gruppo individua:

  • Sostegno all’occupazione: 131 giovani inseriti in azienda nel corso dell’anno.
  • Efficienza nell’uso delle risorse: riduzione del 13% dei consumi energetici nel Campus Benetton, ad oggi alimentato al 100% da fonti rinnovabili.
  • Uso di materiali sostenibili: il 43% delle fibre utilizzate e di tipo “preferred“, ossia un tipo di fibra che, per le sue caratteristiche, presenta un impatto ambientale ridotto per la sua produzione.
  • Promozione della parità di genere: il 57% dei responsabili delle unità organizzative aziendali sono donne.
  • Collezioni green: le collezioni Benetton sostenibili generano il 22% del fatturato.

L’impegno del Gruppo per il raggiungimento dei Sustainable Development Goals stabiliti tra le priorità di Agenda 2030 si struttura su diversi obiettivi:

  • Parità di genere: promuovere la stabilità lavorativa femminile, come mezzo per migliorare la condizione professionale e umana delle lavoratrici donne;
  • Lavoro dignitoso e crescita economica: sviluppare politiche rigorose per la selezione dei fornitori, secondo i criteri stringenti di cui abbiamo già parlato;
  • Consumo e produzione responsabili: uso di fibre preferred, già definite in precedenza;
  • Cambiamento climatico: adesione alla Science Based Climate Initiative per la riduzione strategica e programmata delle emissioni;

I critici dicono che, a questi risultati, non corrisponde un impegno organico per la sostenibilità e che, rispetto ad altre aziende, Benetton non sia stata in grado di incrementare gli investimenti nel settore di pari passo con la sua crescita.  Resta il fatto che, in molte delle informazioni che abbiamo analizzato, appare la volontà di raccontare risultati e attività così come sono, senza esagerare i risultati positivi e senza trovare scuse per le carenze ancora da sanare.

La tua azienda ha lo stesso punto di vista per quel che riguarda la comunicazione delle sue attività  per l’ambiente, la comunità e le persone? Contattaci e parliamone: il team di Green Marketing Italia può aiutarti a raccontare in modo efficace, realistico e trasparente il tuo impegno per la sostenibilità.