C’è chi le chiama le 5 p di Agenda 2030, chi preferisce chiamarle le 5 p della sostenibilità. In ogni caso, stiamo parlando dei cinque temi prioritari attorno a cui si sviluppa l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Oggi ve li raccontiamo nel blog di Green Marketing Italia.

Le 5 p di Agenda 2030: cosa sono

L’Agenda 2030 è il piano di azione condiviso e sottoscritto dai 193 paesi membri dell’ONU a settembre del 2015. Si tratta di un programma ambizioso, che identifica 169 obiettivi da raggiungere entro il 2030 per favorire uno sviluppo globale più equo, rispettoso dell’ambiente e senza conflitti.

L’Agenda 2030 identifica 17 obiettivi, ciascuno collegato a un ambito di appartenenza.

  • Persone: azioni per eliminare la fame e la povertà in ogni forma, oltre che per assicurare uguaglianza e dignità alle persone.
  • Pianeta: iniziative concrete a favore della sostenibilità ambientale, per tutelare le risorse naturali e renderle disponibili a tutti, incluse le generazioni future.
  • Prosperità: sostegno ad uno sviluppo economico, sociale e culturale armonico e rispettose dell’ambiente.
  • Pace: eliminazione dei conflitti e sviluppo di società inclusive, giuste e in pace le une con le altre.
  • Collaborazione: (in inglese partnership): costruzione di solide relazioni a sostegno dell’Agenda 2030.

Tutti questi elementi vanno intesi come obiettivi da raggiungere in ambito sociale, economico e ambientale. Si tratta dell’approccio multisettoriale di cui abbiamo più volte parlato, dalla definizione di Green Marketing in poi.

Le 5 p della sostenibilità: i temi chiave legati all’ambiente

Come detto, i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibili sono collegati alle 5 p di Agenda 2030. Molti di essi riguardano l’ambiente e la sua tutela, ossia il tema pianeta:

  • Lotta ai cambiamenti climatici. Si tratta di investimenti per consentire a tutti i paesi di far fronte ai cambiamenti climatici, attraverso misure di pianificazione, cooperazione tra istituzioni e centri di ricerca, sensibilizzazione.
  • Tutela delle risorse dei mari e degli oceani. L’obiettivo comprende sia le misure per preservare gli ecosistemi, le specie sottomarine e ridurre l’inquinamento, sia la regolamentazione delle attività umane. La pesca, ad esempio, va regolamentata per preservare le riserve ittiche e le specie in pericolo e va garantito l’accesso ai mercati ittici anche ai piccoli operatori di settore
  • Vita sulla terra. un obiettivo complesso, dal momento che riguarda molti ambiti differenti. Ad esempio, la gestione sostenibile degli ecosistemi sulla terra, la protezione delle foreste, il contrasto alla desertificazione e la lotta al degrado dei suoli e alla perdita di biodiversità. Sono tutti settori che hanno a che fare molto direttamente con le attività economiche dell’uomo: di conseguenza, si legano con il prossimo punto, come due facce della stessa medaglia.
  • Consumo e produzione responsabile. Gestione sostenibile delle risorse produttive, delle derrate alimentari e dei rifiuti, promozione dell’economia circolare e uso razionale di sostanze chimiche e inquinanti: sono questi i temi principali quando si parla di sistemi economici virtuosi.
  • Acqua pulita e accesso ai servizi igienici. La disponibilità di acqua potabile pulita e sicura e di impianti sanitari e igienici controllati è una priorità dalle conseguenze importanti. Raggiungere l’obiettivo, infatti, significa combattere le condizioni per l’insorgere di malattie ed epidemie che colpiscono soprattutto le fasce più vulnerabili.
  • Fonti di energia pulite e accessibili. Favorire lo sviluppo e l’uso di fonti di energia pulita o rinnovabile, diminuendo le disparità e promuovendo l’efficienza energetica. L’obiettivo ha a che vedere anche con il controllo del prezzo dell’energia e con il miglioramento delle infrastrutture di distribuzione, per renderla accessibile anche ai paesi o alle aree più svantaggiate.

Le altre tematiche

Tra i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile non ci sono solo priorità legate all’ambiente. Molte, infatti, riguardano lo sviluppo economico e il benessere dell’individuo e delle comunità. Vediamole insieme.

Gli obiettivi di Agenda 2030 collegati al tema persone sono:

  • Eliminare la povertà estrema, identificata come la condizione di chi vive con una disponibilità economica di meno di 1,25 dollari al giorno. La lotta alla povertà nell’ambito delle 5 p di Agenda 2030, inoltre, si sviluppa anche favorendo l’accesso alle risorse economiche e ai servizi essenziali, anche agendo sulle politiche regionali, nazionali e internazionali.
  • Eliminare la fame, garantendo in particolare ai bambini e ai soggetti più fragili l’accesso ad una nutrizione sufficiente e sana. Il raggiungimento di questo obiettivo passa anche per lo sviluppo di sistemi di produzione alimentare sostenibili e per la tutela della biodiversità naturale
  • Promuovere la tutela della salute. In questo caso, si parla di obiettivi che riguardano diversi temi, dalla prevenzione della mortalità infantile alla lotta contro le dipendenze da alcool e droga. Ancora, si chiede di investire per assicurare la copertura sanitaria universale e l’accesso ai servizi di assistenza sanitaria, inclusi i servizi di informazione ed educazione sessuale e alla salute. Di questa priorità fanno parte anche gli investimenti per l’aumento dei fondi destinati alla sanità e alla ricerca
  • Accesso ad un’istruzione di qualità. Promuovere l’accesso libero ed equo all’istruzione primaria e secondaria: è questo l’obiettivo principale in campo educativo delle 5 p di Agenda 2030. Ciò significa anche lottare contro le discriminazioni in tema di diritto allo studio e assicurare che tutti padroneggino le competenze fondamentali a livello di calcolo e alfabetizzazione. Inoltre, il programma ONU per l’istruzione favorisce l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita
  • Parità di genere. Agenda 2030 considera il tema delle discriminazioni di genere da diversi punti di vista: violenza sulle donne, disparità di accesso a opportunità professionali e di formazione, insufficiente presenza delle donne nelle posizioni dirigenziali. Sono sfide che vanno affrontate anche dal punto di vista normativo, in collaborazione con le autorità nazionali e regionali.

Tra le priorità legate alle 5 p di agenda 2013 con focus sulla prosperità, invece, le principali sono:

  • Industria e innovazione. Il programma delle Nazioni Unite in questo ambito si interseca con le priorità per la sostenibilità ambientale. Per questo, Agenda 2030 identifica come linee d’azione il sostegno a un’industrializzazione rispettosa dell’ambiente, aperta alla ricerca e che tutela in particolare le PMI. Sul tema delle tecnologie abilitanti, la priorità su cui lavorare è l’accesso garantito anche ai paesi meno avanzati.
  • Lavoro dignitoso e crescita economica. Riprendendo le linee d’azione del punto precedente, il focus è sulla promozione di una crescita sostenuta nei paesi in via di sviluppo, tutelando allo stesso tempo la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Questo ultimo aspetto include l’eliminazione dello sfruttamento e del lavoro minorile, la lotta alla discriminazione di genere e alla disoccupazione e un’equa remunerazione.
  • Riduzione delle disparità economiche. In questo caso, si tratta di investire nella lotta alle disparità di sviluppo tra regioni diverse dello stesso paese o tra paesi differenti.
  •  Crescita di città e comunità sostenibili. Gli investimenti per questo obiettivo riguardano tutte le politiche di sviluppo urbano: accesso ai servizi, trasporti sostenibili, sicurezza, rispetto per l’ambiente nella gestione di risorse e rifiuti, inclusione e riqualificazione architettonica, ambientale e sociale delle aree degradate. Tutte le aree di azione elencate hanno al centro la persona, intesa come protagonista e destinataria degli investimenti attuati.

Anche il tema della pace, incluso tra le cinque p di Agenda 2030, è declinato in modo estremamente sfaccettato. Non si tratta solo dell’eliminazione dei conflitti, anzi. Tra le linee d’azione, infatti, ci sono anche temi come l’accesso alla giustizia e l’efficienza e inclusività delle istituzioni ad ogni livello.

L’ultima tra le 5 p di Agenda 2030, infine, riguarda la cooperazione. In parole semplici, le Nazioni Unite promuovono al creazione di relazioni di partnership per dare attuazione concreta ed efficace al piano di azione per lo sviluppo sostenibile.

In questo articolo abbiamo presentato, in sintesi, le priorità e gli obiettivi di Agenda 2030. Moltissime aziende adottano questi principi di azione come linee guida per i loro investimenti in tema di Green Marketing e sostenibilità.

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