Il digital lending è un fenomeno in crescita nel settore finanziario: un nuovo modo di concedere prestiti alle imprese attraverso piattaforme web dedicate senza intermediazione bancaria che sta trasformando il modo in cui esse accedono al credito. In un’era sempre più digitalizzata, questo modello sta guadagnando terreno e il Digital Lending Market sta crescendo in modo significativo.

Bastano alcuni dati per capire la dimensione del fenomeno. Secondo le cifre fornite da Italia Fintech e riportate dal Sole 24 ore, nel 2022:

  • sono stati concessi prestiti a oltre 10mila piccole e medie imprese italiane attraverso i canali di Digital Lending;
  • l’importo medio rilevato è pari a 400mila euro, per un totale di 4,5 miliardi di euro erogati;
  • la crescita del settore è evidente, se pensiamo che nel 2019 le cifre erogate arrivavano ad “appena” 373 milioni di euro totali.

In questo articolo vedremo meglio cos’è il digital lending, come funziona e perché può essere una fonte di finanziamento da considerare per aziende sostenibili e progetti di sostenibilità.

Digital lending: cos’è

In parole semplici, possiamo definire il digital lending come un prestito erogato alle aziende da soggetti diversi da banche e istituzioni finanziarie, utilizzando strumenti come piattaforme online o fintech.

Questo processo finanziario sfrutta le tecnologie digitali per semplificare e velocizzare l’intero ciclo del prestito, dalla richiesta all’approvazione e alla gestione del debito. Invece di recarsi fisicamente presso una banca, i prestiti digitali possono essere richiesti e ottenuti online, rendendo il processo più accessibile e rapido.

Con il crescere della fiducia da parte degli utenti, sempre meno restii a utilizzare gli applicativi digitali anche in questo ambito, il digital lending market si sta differenziando, per ampiezza e per tipo di strumenti. Tra le forme più diffuse di digital lending troviamo, ad esempio.

  1. Peer-to-Peer (P2P) Lending: Questa forma di Digital Lending mette in contatto direttamente chi presta denaro e chi lo richiede, senza coinvolgere intermediari finanziari tradizionali. Le piattaforme online, in altri termini, agiscono da ponte tra coloro che vogliono prestare denaro e coloro che hanno bisogno di finanziamenti. Questo modello offre spesso tassi di interesse più convenienti e maggiori opportunità di prestito per i soggetti esclusi dai canali bancari tradizionali.
  2. Crowdfunding: Nel crowdfunding, i prestiti a sostegno di un progetto di impresa o di una qualsiasi iniziativa privata sono frazionati per quote di varia entità tra più soggetti. Ci sono diverse forme di crowdfunding, come ad esempio:
    • Reward – based crowdfunding: una donazione effettuata a sostegno di un progetto, per cui il donatore riceve in cambio una ricompensa. Di solito, si tratta di prodotti o servizi legati all’iniziativa finanziata: ad esempio, in un crowdfunding per finanziare la nascita di una piccola start up di moda sostenibile, il donatore potrebbe ricevere un buon sconto per i futuri prodotti, o un foulard in cotone certificato OEKO TEX in regalo.
    • Lending crowdfunding: in questo caso parliamo di un vero e proprio prestito, che va restituito con un interesse stabilito fin dall’inizio.
    • Equity – based crowdfunding: terza tipologia, in cui chi presta denaro partecipa al rischio d’impresa, in cambio di un ritorno sull’investimento che si traduce nella partecipazione agli utili a medio – lungo termine.
  3. Business Loans Online: progettati per sostenere le attività imprenditoriali, questi prestiti digitali consentono alle piccole imprese di accedere a finanziamenti per espandersi, acquistare attrezzature o gestire la liquidità. Il processo di richiesta e approvazione è interamente digitale, offrendo maggiore comodità e tempi di risposta più veloci.

Ci sono poi i cosiddetti online Personal Loans: prestiti è rivolti agli individui (non alle imprese) che consentono di ottenere denaro senza la necessità di fornire garanzie fisiche. Gli online personal loans richiedono procedure di richiesta semplificate, tempi di approvazione più rapidi e maggiore flessibilità nelle condizioni di rimborso.

Come funziona il digital lending

I soggetti coinvolti nel digital lending market sono diversi e includono sia le piattaforme di prestito online, sia i singoli utenti che desiderano richiedere o offrire un prestito. Più nello specifico, possiamo considerare tre diversi attori:

  1. Borrower o richiedente: l’individuo o l’azienda che desidera ottenere un prestito attraverso il digital lending. Possono essere  piccole imprese o start-up alla ricerca di finanziamenti per progetti di avvio o sviluppo di business o singoli individui che necessitano denaro per esigenze personali o commerciali.
  2. Lender o prestatore: i prestatori sono coloro che forniscono il capitale necessario per finanziare i prestiti. Nel contesto del digital lending, i prestatori possono essere persone fisiche o investitori, anche istituzionali, come accade ad esempio nel caso dell’ equity crowdfunding.
  3. Digital Lending Platform o Piattaforma di Digital Lending: l’infrastruttura tecnologica che collega i richiedenti con i prestatori. Le piattaforme di digital lending agiscono come intermediari, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di prestiti. Inoltre, forniscono un ambiente sicuro e regolamentato da norme e procedure specifiche per la presentazione delle richieste e la gestione delle transazioni.

Quando si chiede un prestito nell’ambito del digital lending market, si avvia un processo che di solito comprende step ben definiti. L’iter più diffuso, infatti, prevede le fasi seguenti:

  1. Registrazione e profilazione: il primo passo per ottenere un prestito tramite il digital lending è quello di registrarsi sulla piattaforma scelta. Durante questa fase, l’utente dovrà fornire informazioni personali come nome, indirizzo, numero di telefono e informazioni finanziarie di base.
  2. Richiesta del prestito: una volta completata la registrazione, l’utente potrà procedere con la richiesta del prestito. Sarà necessario indicare l’importo desiderato e la durata del prestito. Alcune piattaforme potrebbero richiedere ulteriori informazioni come la motivazione della richiesta del prestito, gli obiettivi del progetto da finanziare, le attività e le voci di spesa collegate.
  3. Valutazione della richiesta: dopo aver ricevuto la richiesta del prestito, la piattaforma procederà con la valutazione delle informazioni fornite dall’utente, anche richiedendo, se del caso, documentazione integrativa. Questa fase può durare diverso tempo e può comprendere controlli più approfonditi sulla solvibilità dell’utente, sulla sua capacità di restituire il prestito, sui flussi di cassa legati all’iniziativa o all’investimento da finanziare, sui tempi di rientro dai costi.
  4. Approvazione del prestito: se la domanda viene valutata positivamente, la piattaforma invierà una proposta di contratto al richiedente. Nel documento, ovviamente, saranno specificate le condizioni di interesse e di rimborso: l’utente avrà quindi la possibilità di accettare o rifiutare l’offerta.
  5. Erogazione dei fondi: nel caso in cui l’offerta di prestito venga accettata, la piattaforma procederà con l’erogazione dei fondi. In genere, questo avviene tramite bonifico bancario o accredito diretto sul conto corrente indicato in fase di presentazione della richiesta.
  6. Rimborso e Gestione del Prestito: Il richiedente restituisce il prestito secondo le condizioni stabilite. La piattaforma facilita il processo di rimborso, consentendo al richiedente di monitorare il proprio debito e i pagamenti effettuati.

I vantaggi del digital lending sono numerosi. Innanzitutto, questo sistema offre un processo di richiesta di prestito molto più veloce e semplice rispetto ai tradizionali metodi di finanziamento. Non sarà più necessario recarsi fisicamente presso una banca o compilare documenti cartacei: tutto avverrà per via digitale.

Un altro elemento interessante del digital lending è la maggiore flessibilità. Le piattaforme online offrono solitamente prestiti personalizzati e consentono all’utente di scegliere l’importo e la durata in base alle proprie esigenze finanziarie. Infine, il digital lending è accessibile a un pubblico più ampio, senza vincoli geografici o temporali.

Gli esempi in ambito green

Il Digital Lending sta dimostrando di avere un impatto positivo sulla sostenibilità economica ma anche ambientale e sociale. Le piattaforme di digital lending possono promuovere pratiche di prestito responsabili e sostenibili, focalizzandosi su progetti con un impatto positivo sull’ambiente o sullo sviluppo sociale. Ad esempio, possono offrire finanziamenti per progetti di energia pulita, agricoltura sostenibile o edilizia green.

Inoltre, grazie all’eliminazione dei processi cartacei e all’automatizzazione delle operazioni, si riducono gli sprechi e l’impatto ambientale. Infine, il Digital Lending contribuisce a promuovere l’inclusione finanziaria, permettendo a un numero maggiore di persone di accedere al credito e partecipare alla crescita economica.

I progetti green e sostenibili finanziati attraverso il digital lending market sono tantissimi. Ecco qualche esempio:

  1. Giannibio: un’azienda del Trentino Alto-Adige che riunisce oltre 100 produttori agricoli trentini, offrendo prodotti alimentari biologici da filiere corte su tutto il territorio regionale e nazionale. Il progetto propone i prodotti su più canali, sia B2C che B2B, e negli anni è cresciuto, fondando diversi punti vendita e un centro logistico. Il progetto ha finanziato la fase di start up e quella successiva di sviluppo attraverso l’equity crowdfunding.
  2. Digital Rehab: una startup innovativa che investe nella ricerca, nello sviluppo e nella proposta sul mercato di terapie digitali per la Tele Riabilitazione Digitale motoria e cognitiva. Grazie al digital landing ha raccolto 50mila euro da investire in progetti di ricerca e sviluppo.
  3. Diversi investimenti in energie rinnovabili per la costruzione di impianti energetici tecnologicamente avanzati sono stati finanziati da piattaforme di digital crowdfunding. Solo per citarne alcune: la piattaforma Ener2crowd, il portale Ecomill, tra i primi in Italia, la piattaforma WeAreStarting.

Anche nell’ambito del digital lending, comunicazione e trasparenza sono importanti: per questo sia le piattaforme che i promotori dei progetti finanziati comunicano su più canali le loro attività e i risultati raggiunti.

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