Cosa sono le Società Benefit? Una domanda che forse ti sarai fatto anche tu, dal momento che il termine è sempre più usato. Rispondere, però, vuol dire considerare diversi aspetti e sgombrare il campo da malintesi e falsi miti.

In questo articolo spiegheremo cosa sono le società benefit e quali vantaggi possono avere le imprese che decidono di diventarlo. Parleremo poi del contesto italiano, dove le società benefit sono un fenomeno decisamente in crescita.

Cosa sono le Società Benefit

Chiariamo subito un concetto: le Società Benefit sono imprese a tutti gli effetti e, come tali, hanno l’obiettivo di generare profitti. Di conseguenza, l’ambito in cui si muovono non è quello della beneficienza.

Secondo la definizione della legge che istituisce le Società Benefit in Italia si tratta di imprese che, attraverso la loro attività economica, generano benefici per:

  • le persone, sia all’interno che all’esterno dell’azienda;
  • la comunità in cui operano, piccola o grande che sia;
  • il pianeta e la sostenibilità ambientale;
  • i portatori di interesse con cui l’azienda entra in contatto: fornitori e clienti, ma anche enti, associazioni, organizzazioni e, sempre più spesso, investitori e finanziatori.

Non si tratta di una forma giuridica diversa o aggiuntiva rispetto a quelle esistenti. In effetti possono diventare Società Benefit le società di persone e di capitale costituite in qualsiasi forma, con l’eccezione di:

  • Cooperative sociali e imprese sociali. Questo tipo di realtà, infatti, non ha scopo di lucro: quindi viene meno uno degli elementi fondanti della Società Benefit.
  • Società a responsabilità limitata semplificata. Le imprese che hanno questa forma, infatti, hanno uno statuto redatto secondo un modello predefinito non modificabile.

L’ultimo punto è particolarmente importante. Per diventare Società Benefit secondo l’ordinamento giuridico italiano, infatti, un’impresa deve modificare in modo significativo il proprio statuto.

Le modifiche di cui parliamo non vanno considerate come una procedura puramente amministrativa. Cambiare lo statuto di un’impresa significa trasformarne il DNA, ripensandone i valori, gli obiettivi e il modo in cui lavora.

Dopo aver spiegato brevemente cosa sono le Società Benefit, allora, nel prossimo paragrafo entreremo nel vivo. Spiegheremo infatti quali sono gli elementi fondamentali di questo tipo di impresa, secondo quanto previsto dalla legge italiana

Le società benefit in Italia

L’Italia è stata il primo paese europeo a introdurre nel proprio ordinamento una realtà d’impresa che si ispira alle B-Corp americane. In uno dei prossimi articoli vedremo meglio la differenza tra Società Benefit e B-Corp: per il momento anticipiamo solo che entrambe le realtà sono imprese a scopo di lucro che perseguono un obiettivo di beneficio comune.

La norma che istituisce le Società di Benefit in Italia è la legge n. 208 del 28 dicembre 2015, entrata in vigore a inizio 2016. Nel testo della legge, oltre a dare una definizione di Società Benefit, si indicano gli elementi costitutivi di questo tipo di impresa:

  • L’oggetto sociale deve definire in modo esplicito l’obiettivo di benefit che l’impresa intende raggiungere. In altri termini, l’azienda deve indicare che tipo di impatto positivo vuole generare per la comunità in cui opera. Tale impatto può riguardare diverse aree: l’ambiente, l’inclusione sociale, il benessere dei dipendenti, il sostegno a organizzazione e associazioni del territorio. Ancora una volta, ritroviamo l’approccio a più dimensioni di cui abbiamo parlato dando la definizione di green marketing
  • Lo statuto deve anche identificare quali sono i soggetti che hanno un ruolo decisionale e di coordinamento nello sviluppo delle attività di benefit. Si tratta di un aspetto importante, perché porta a ragionare fin da subito sulle modalità di organizzazione e gestione delle attività e sulle funzioni collegate. Inoltre, in questo modo si dichiara fin da subito chi avrà la responsabilità di gestire le relazioni con gli attori con cui l’azienda entra in contatto.
  • Alla ragione sociale va aggiunta l’indicazione Società Benefit, che si può anche abbreviare con la sigla SB.

Le Società Benefit hanno anche l’obbligo di preparare e pubblicare una relazione d’impatto annuale. Il documento va depositato insieme al bilancio presso la Camera di Commercio e pubblicato sul sito web dell’impresa.

Si tratta di un documento strategico, che può essere più o meno approfondito. Nella sua forma più dettagliata, può essere considerato come un vero e proprio report di sostenibilità. In ogni caso, la relazione d’impatto deve contenere obbligatoriamente:

  • L’identificazione degli stakeholder di riferimento;
  • La descrizione delle attività di benefit portate avanti nel corso dell’anno;
  • Gli indicatori che misurano i risultati raggiunti;
  • Gli obiettivi di benefit che la società intende raggiungere nei dodici mesi successivi.

Nel nostro paese il fenomeno delle Società Benefit è in decisa e costante crescita da anni. Prendendo in esame solo i dati più recenti diffusi da Assobenefit nel giugno 2022, oggi in Italia le Società Benefit sono 2146. Più del doppio rispetto all’anno precedente: nel 2021, infatti, la stessa rilevazione ne aveva contate solo 926.

Vantaggi e benefici

Per capire davvero cosa sono le Società Beneft e perché aumentano così velocemente, bisogna domandarsi che vantaggi hanno le aziende che scelgono di diventarlo.

Iniziamo dai benefici introdotti dalle normative in vigore:

  • Il Decreto Rilancio 34/2020 ha stanziato un fondo, poi rifinanziato, per coprire le spese legate alla costituzione di una Società Benefit (o alla trasformazione di una società esistente in Società Benefit). La misura copre il 50% delle spese ammissibili sotto forma di credito d’imposta. Tra i costi finanziati ci sono le spese notarili, gli oneri di registrazione, le spese per consulenze esterne. Le risorse del fondo al momento sono esaurite, ma ci si attende che l’intervento sia rifinanziato nei prossimi mesi.
  • La stessa norma prevede anche che le Società Benefit, a determinate condizioni, possano ottenere una valutazione più favorevole (leggi: un punteggio migliore) in bandi di finanziamento e gare d’appalto.

I vantaggi, però, non si limitano ai due che abbiamo appena indicato. Una Società Benefit, infatti:

  • Migliora la propria brand reputation. Dichiarando, raccontando e misurando il proprio impegno per la comunità, l’impresa migliora l’immagine del proprio brand. Un vantaggio non da poco rispetto ai competitor, nei confronti di diversi target: clienti, enti pubblici, investitori, organizzazioni.
  • Conquista nuove nicchie di mercato. I consumatori oggi sono sempre più attenti agli aspetti etici e di sostenibilità e acquistano più volentieri da imprese di cui condividono i valori. E anche ad un prezzo più alto: una ricerca di Oracle su un campione di 11mila intervistati in tutto il mondo indica che l’87% è disposto a pagare un prezzo maggiore per prodotti e servizi sostenibili.
  • Attrae nuovi investitori. Sempre più spesso banche e società di investimento scelgono di finanziare società attente all’ambiente, all’impatto sociale delle attività e alla gestione virtuosa delle relazioni.
  • Employer branding. Le Società Benefit attirano talenti che vogliono lavorare in società che esprimono una forte carica valoriale. In tempi di dimissioni volontarie alla ricerca di una dimensione lavorativa più stimolante, questo è senza dubbio un aspetto da considerare.
  • Networking. Le reti, gli eventi e i partenariati riservati alle Società Benefit sono diversi, in tutta Italia. Un’opportunità per confrontarsi, scambiare buone pratiche e avviare nuove collaborazioni.

Anche noi crediamo nella creazione di reti di valore. Proprio per questo, stiamo lavorando per creare la Green Marketing Italia Community: una comunità di aziende che credono nella sostenibilità e collaborano per dar vita a progetti, nuovi business e opportunità di sviluppo.

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