Oggi nel nostro blog parliamo delle iniziative per la sostenibilità promosse da D’Orica, impresa italiana del settore orafo. L’azienda ha sede vicino a Vicenza, nello storico distretto dell’oreficeria veneta: e fin dalla sua origine lavora per rendere la propria attività completamente sostenibile.

D’Orica e la sostenibilità

D’Orica è stata fondata nel 1989: un momento storico in cui l’attenzione alla sostenibilità non aveva ancora preso piede, in Italia e nel mondo. L’impresa vicentina, tuttavia, ha lavorato fin da subito per diminuire l’impatto ambientale della propria attività in un settore particolarmente complesso.

Alcuni dati bastano a capire perché:

  • L’attività mineraria ha un forte impatto ambientale: in termini di consumo diretto di risorse ambientali e degrado del suolo in fase estrattiva, ma anche considerando, ad esempio, l’impatto sull’inquinamento dell’aria e le conseguenze del trasporto.
  • Secondo i dati WWF 2021, produrre un chilo d’oro genera 12 tonnellate di anidride carbonica equivalente.
  • La stessa fonte elenca tra i danni all’ambiente causati dalle attività estrattive anche la perdita di biodiversità e il disboscamento.
  • Il rapporto del 2018 di Human Rights Watch indica che il settore estrattivo continua ad utilizzare lavoro forzato e manodopera minorile.

Produrre in modo sostenibile nel settore, dunque, significa trovare il modo per ridurre o compensare l’impatto ambientale delle attività lungo tutta la filiera. D’Orica, nei suoi investimenti a favore della sostenibilità, si muove proprio in questa direzione.

L’azienda, infatti, ha attivato una serie di verifiche, investimenti e progetti che interessano sia l’ambito globale che il territorio più vicino. Inoltre, ha sviluppato azioni anche a tutela del benessere dei propri lavoratori.

Le iniziative di D’Orica per la sostenibilità

Di cosa si tratta, nello specifico? Le iniziative sono più di una in linea con la definizione di Green marketing a cui anche noi facciamo riferimento.

  • Sostenibilità ambientale: D’Orica utilizza per il 48% del proprio fabbisogno energia prodotta da fonti rinnovabili. Di questa, quasi un terzo proviene dall’impianto fotovoltaico interno. Inoltre, dalla lavorazione fino al packaging, l’azienda utilizza materiali biodegradabili o riciclabili, con il 74% dei rifiuti prodotti destinati al riciclo. Il risultato ha visto la diminuzione delle emissioni nocive in atmosfera: 147 tonnellate di CO2 in meno all’anno, l’equivalente di quella prodotta da 7.400 alberi.
  • Inclusione sociale: l’azienda controlla accuratamente le materie prime. La provenienza dell’oro che D’Orica impiega è certificata e tracciata, per verificare che l’attività estrattiva sia il più sostenibile possibile e non comporti lo sfruttamento di persone.
  • Welfare aziendale: D’Orica privilegia l’assunzione di collaboratori che abitino a non più di 20 km di distanza dalla propria sede, per limitare tempi di spostamento ed emissioni di CO2. In più, l’orario è stato pensato per permettere di conciliare più agevolmente tempi di vita e tempi di lavoro: il 50% dei collaboratori in D’Orica sono donne. La permanenza media dei collaboratori in azienda è di 15 anni.
  • Salute sul luogo di lavoro: l’impresa ha investito in sistemi per garantire la salubrità e il comfort degli ambienti. Ad esempio, filtri per l’aria, dispositivi di protezione acustica e pannelli fonoassorbenti.
  • Progetti per il territorio. L’azienda orafa si impegna a mantenere l’intera filiera produttiva in Italia privilegiando, quando possibile, fornitori e consulenti locali. In più, collabora a progetti formativi ed educativi con le scuole del territorio. Ad esempio, gli studenti di un liceo vicentino hanno decorato i pannelli fono-assorbenti dei dipartimenti di produzione dell’azienda.
  • Comunicazione e green marketing. D’Orica si è impegnata anche per diffondere informazioni sulle proprie scelte sostenibili. Attraverso il proprio sito web, i canali social e la pubblicazione annuale del report di sostenibilità, ovviamente, ma anche organizzando o partecipando a incontri ed eventi. Tra questi, iniziative locali rivolte alle scuole, appuntamenti organizzati in collaborazione con Confindustria, fiere dedicate alla sostenibilità o alle gestione etica delle risorse umane a livello nazionale, eventi europei a Bruxelles.

Tutte le iniziative menzionate si sviluppano in un contesto normativo e organizzativo più ampio. D’Orica, infatti, è Società Benefit e B-Corp certificata.

Una Società Benefit che è anche B-Corp

Che cosa significa? In parole semplici, potremmo dire che Società di Benefit e B-Corp sono imprese che, pur perseguendo il profitto, hanno deciso di promuovere investimenti e progetti per il benessere delle persone e dell’ambiente.

Si tratta del cosiddetto “Modello delle tre p”: pianeta, persone, profitto.

Società Benefit e B-Corp, tuttavia, sono modelli di impresa differenti. Approfondiremo il tema nei prossimi articoli: per ora, ci accontentiamo di dare qualche definizione di base.

  • La B-Corp è una certificazione internazionale sviluppata e gestita da B-Lab, organizzazione no-profit con sede in America. B-Lab, attraverso un questionario di valutazione molto articolato, certifica l’impegno delle imprese nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale, economica e di welfare. La certificazione si ottiene al raggiungimento di un punteggio minimo, ha valore internazionale e deve essere rinnovata ogni due anni.
  • Le Società di Benefit, o più semplicemente Società Benefit, sono imprese che hanno inserito tra i propri obiettivi statutari anche il perseguimento di un impatto benefico sulla comunità in cui operano, piccola o grande che sia. Si tratta di un istituto dell’ordinamento italiano che, tra le altre cose, obbliga le Società Benefit a depositare, insieme al bilancio, anche una relazione d’impatto annuale per presentare le attività di benefit e i risultati raggiunti.

D’Orica ha scelto di modificare il proprio statuto diventando Società Benefit nel 2018. L’anno successivo ha ottenuto anche la certificazione internazionale come B-Corp.

L’aspetto principale da considerare in questa decisione è la volontà di D’Orica di rendere pubblici e tracciabili i risultati ottenuti in termini di sostenibilità ambientale. La relazione d’impatto, infatti, misura e comunica annualmente quanto fatto. Inoltre, indica anche gli obiettivi da perseguire per l’anno successivo.

D’altro canto, mantenere la certificazione B-Corp biennio dopo biennio significa consolidare un impegno protratto nel tempo. La certificazione, inoltre, affida ad un ente esterno la valutazione delle azioni in termini di sostenibilità, a garanzia di imparzialità.

D’Orica non si limita a mantenere la certificazione e lo status di B-Corp, ma agisce su diversi canali per comunicare il proprio impegno per la sostenibilità: sito web, social, eventi, video informativi ed emozionali. Una strategia articolata su più elementi, che mette in evidenza valori, punti di forza, modo di operare dell’azienda.

Sono strumenti, obiettivi e strategie che anche il team di Green Marketing Italia utilizza quando affianca le imprese che vogliono comunicare al meglio la loro azione di sostenibilità.

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