Secondo indiscrezioni l’UE sta valutando lo stop alla vendita di auto diesel e benzina nel 2035.

Stanno aumentando le indiscrezioni secondo le quali nel pacchetto clima in programma il prossimo 14 luglio, la Commissione Europea potrebbe proporre lo stop alle vendite di auto a benzina e a diesel.

Infatti la proposta di definizione di nuovi limiti agli standard di emissioni CO2 potrebbe non essere sufficiente come target per il 2030. Mauro Petriccione, direttore generale della commissione clima, aveva detto durante un’intervista all’Ansa che c’era la possibilità di un target di 40 grammi di CO2 al chilometro per il 2030, questo significherebbe una riduzione delle emissioni per le auto nuove del 60% rispetto a oggi. Aggiungere un target del 100% al 2035 vorrebbe quindi dire la fine dei motori diesel e benzina.

Il presidente della Commissione Ambiente dell’Europarlamento Canfin commenta “Per la neutralità climatica al 2050, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, tutte le nuove auto immesse sul mercato globale dovranno essere a emissioni zero entro il 2035 e i produttori europei hanno bisogno di un chiaro segnale politico”​. 

Di base va benissimo, YEAH! Siamo tutti consapevoli della crisi climatica incombente e di quanto sia urgente trovare risposte efficienti e rapide.

Ma qual è l’alternativa? 

Auto elettriche? Nuove infrastrutture? I progetti della Transizione Ecologica?

Invitando la popolazione ad acquistare un mezzo elettrico, creeremmo un boom di emissioni causate dall’attività estrattiva, dal trasporto e dalla lavorazione del cosiddetto oro bianco, ovvero il litio presente nelle batterie delle auto elettriche. Secondo l’ultimo rapporto di Roskill “Sustainability Monitor” emerge che la CO2 emessa per poter utilizzare questo minerale arriverebbe a triplicarsi entro il 2025 visto un considerevole aumento della domanda del mercato. 

Qui un articolo di con tutte le info sulle ombre della mobilità elettrica

Ergo non avremmo una risposta concreta, anzi un peggioramento.

La soluzione è avere un servizio pubblico democratico, inclusivo ed efficiente. I trasporti devono essere la chiave di volta. Devono essere utili e disponibili a tutti i cittadini, così che il possesso di un’auto venga percepito non solo come un costo, ma anche come una scomodità. 

E in italia?

Oggi in Italia abbiamo due criticità: 

  1. l’utilizzo individuale del mezzo
  2. il territorio caratterizzato da piccoli centri e non da città metropolitane.

Va cambiato il modus cogendi, dobbiamo iniziare a ragionare secondo il bene comune, secondo il servizio alla comunità e non al singolo.

Abbiamo poco più di 10 anni per trovare una soluzione e con i tempi di sviluppo del nostro Paese, in cui troppo spesso politica e lobby interferiscono, la vedo dura