BMW e la sostenibilità: a prima vista, il binomio motori e ambiente può sembrare una contraddizione in termini. Eppure l’azienda tedesca è considerata l’azienda più sostenibile al mondo nel settore automobilistico, e tra le più sostenibili in generale. In questo articolo vi spieghiamo perché.

BMW e la sostenibilità

L’impegno di BMW per la sostenibilità si sviluppa secondo due parole d’ordine precise: confronto e misurazione. L’azienda tedesca, sapendo di operare in un settore “sensibile” per quanto riguarda l’impatto ambientale, ha scelto di:

  • Dar conto dei risultati raggiunti in modo costante, trasparente e articolato
  • Non sottrarsi alle domande “scomode”, anche su temi sensibili come le batterie delle auto elettriche o la gestione della catena di fornitura.

Per questo, BMW ha identificato alcune aree chiave ben precise in cui sviluppare le proprie azioni di sostenibilità.

  • Vetture e materiali. Tra i temi considerati, l’uso di materiali innovativi, gli ultimi sviluppi nel segmento “auto elettriche”, la possibilità di rilevare i dati su efficienza di guida e consumi, agendo di conseguenza per ridurli.
  • Circolarità e risorse. Per quanto riguarda questo argomento, BMW opera secondo i principi dell’economia circolare: riorganizzare l’attività aziendale promuovendo la circolarità dei processi, ridurre l’uso delle risorse, estendere il ciclo di vita dei prodotti, promuovere il riutilizzo di materiali, componenti, risorse.
  • Produzione e catena di approvvigionamento. Questo aspetto è particolarmente delicato, perché riguarda non solo l’attività di della casa automobilistica, ma anche quella dei suoi fornitori. Per questo, BMW mette in campo azioni specifiche per verificare gli standard di sostenibilità dei propri fornitori.
  • Impegno sociale e sostenibilità di governance. BMW agisce anche per promuovere la sostenibilità sociale e nella gestione delle relazioni, interne ed esterne. A raccontarlo sono i dipendenti dell’azienda, in prima persona: con una serie di podcast dedicati all’argomento. Alcune figure aziendali, poi, assumono un ruolo chiave per la sostenibilità: sono i sustainability specialist, suddivisi per reparto e seniority.

Nel proprio sito web BMW pubblica una serie di “domande frequenti” collegate al tema sostenibilità. Facile, direte, farsi le domande e darsi le risposte più comode. In realtà, alcuni dei punti considerati sono piuttosto controversi: ad esempio, l’estrazione sostenibile di materie prime come la gomma naturale e i metalli pregiati. In quest’ambito, BMW cita le misure di prevenzione dei comportamenti poco sostenibili, ma identifica in modo chiaro anche limiti e rischi possibili. Anche BMW, come tutte le aziende attente al tema, pubblica ogni anno il proprio bilancio di sostenibilità. Ne parleremo meglio alla fine dell’articolo: ora invece ci concentreremo su alcuni progetti distintivi portati avanti dalla casa automobilistica tedesca.

Attività e progetti

Alcune delle iniziative che il Gruppo BMW porta avanti per la sostenibilità hanno un carattere molto avanzato, anche in tema di sperimentazione. Un elemento che è logico aspettarsi, in un settore come quello dell’automotive, tradizionalmente ad alta intensità di ricerca. BMW, ad esempio, sta portando avanti progetti innovativi che riguardano i nuovi materiali:

  • Le moquette di alcuni dei modelli più recenti sono prodotte con un filato ricavato da vecchie reti da pesca, rivestimenti per pavimenti e rifiuti del ciclo produttivo della plastica.
  • Diversi componenti delle nuove auto in commercio sono prodotte utilizzando materiali riciclati. Guide dei paraurti, cornici di rivestimento, componenti di sostegno per i pannelli delle portiere della nuova BMW iX, per citare un caso.
  • Le sedi produttive europee impiegano per vernici opache non derivate dal petrolio. Si calcola che il risparmio in termini di emissioni generato attraverso questa scelta tra il 2022 e il 2030 sarà pari a oltre 15mila tonnellate.

Come per tutte le imprese multinazionali, anche per BMW la scelta dei fornitori è strategica in tema di sostenibilità. Non solo: analogamente ad altre aziende, la casa automobilistica tedesca monitora il rispetto degli standard di sostenibilità lungo la catena di approvvigionamento. Una delle misure più efficaci in tal senso è considerare l‘impronta ecologica tra i criteri di valutazione da adottare per le gare legate ai contratti di fornitura. Il tema delle batterie che alimentano le nuova auto elettriche, come abbiamo già detto, è particolarmente dibattuto. BMW non si nasconde e nel proprio sito web fornisce dati precisi a riguardo. Ad esempio, affermando che:

  • Le emissioni di un’auto full electric BMW sono del 30% inferiori a quelle di un modello analogo non completamente elettrico (confronto tra BMW iX3 e BMW X3). I modelli full electric immessi nel mercato nel 2022 sono stati ben quindici.
  • La batteria di un’auto elettrica può superare la durata di vita di 160mila chilometri.
  • BMW sta investendo nel riciclo e smaltimento efficace e a basso impatto delle batterie per auto elettrica.

Per quanto riguarda in particolare l’ultimo punto, le batterie vengono riutilizzate come accumulatore di elettricità per stabilizzare la rete elettrica pubblica di alcuni centri. Inoltre, BMW ha sviluppato relazioni di partenariato innovative per promuovere il riciclo delle celle delle batterie. In tema di responsabilità sociale, l’azienda tedesca adotta misure specifiche per promuovere la diversità, l’inclusione e le pari opportunità. In Italia, ad esempio, BMW opera da diversi anni nell’ambito dello sport per tutti. Tra i progetti più importanti:

  • Le iniziative di inclusione di persone con disabilità sviluppate con la scuola di sci di Sauze D’Oulx, in Valle D’Aosta;
  • Il sostegno alla squadra paralimpica italiana di bocce;
  • La collaborazione con Rugby Milano per portare lo sport all’interno delle carceri milanesi.

Per quanto riguarda infine la presenza di donne in posizioni manageriali, all’interno del gruppo BMW il 18,8 % dei dirigenti è donna. Il 47% delle persone che frequentano i programmi formativi è del 47%: una percentuale molto alta, se consideriamo che solo il 19,7% della forza lavoro del gruppo è costituita da donne.

Il bilancio di sostenibilità BMW

Comunicare la sostenibilità, in modo trasparente e accurato: è questo l’obiettivo del bilancio di sostenibilità BMW. Ѐ anche grazie ai dati e alle informazioni riportate nel documento che BMW continua ad ottenere riconoscimenti in ambito internazionale per le politiche di sostenibilità. L’ultimo in ordine di tempo è il Building Public Trust Award 2022, assegnato per credibilità e trasparenza. L’ultimo bilancio di sostenibilità disponibile, pubblicato ad aprile 2022, riporta i principali risultati delle azioni di sostenibilità BMW attivate nel 2021. Vediamoli:

  • Riduzione delle emissioni di carbonio: la casa automobilistica in dieci anni ha ottenuto una diminuzione dell’80% delle emissioni generate per la produzione di ogni singolo veicolo. Una riduzione della CO2 prodotta che si riscontra anche durante la fase di utilizzo: – 50% per chilometro percorso.
  • Gestione dei rifiuti: nel 2021 il 99,2% dei rifiuti generati dai processi produttivi è stato riciclato o recuperato
  • Consumo di risorse idriche: il consumo di acqua nel processo produttivo è sceso dai 2,25 m3 nel 2020 ai 2,15 m3 del 2021
  • BMW è la prima casa automobilistica tedesca ad aderire all’iniziativa Business Ambition for 1.5°C. Il progetto, promosso dalla Science Based Target Initiative in collaborazione con le Nazioni Unite, riunisce le aziende che si impegnano per far sì che il riscaldamento globale sia al massimo di 1,5°C entro fine secolo.
  • Formazione: nel 2021 il gruppo BMW ha investito 389 milioni di euro per la formazione di dipendenti e collaboratori. Corsi e iniziative formative hanno coinvolto, a livello globale, 1,1 milioni di persone, con una media di 23 ore di formazione a testa.
  • Il gruppo BMW ha speso a livello globale circa 25 milioni di euro per sostenere progetti sociali e solidali.
  • In un settore tradizionalmente maschile, il numero di donne che lavorano in BMW raggiunge il 19,7%, in leggero aumento rispetto al 2020.

Gli osservatori più attenti, comunque, rilevano anche qualche mancanza nell’azione di sostenibilità di BMW. Ad esempio, l’azienda  a raggiungere il target “zero emissioni” entro il 2050, mentre altre case automobilistiche anticipano i tempi: Stellantis, Peugeot e diversi altri gruppi raggiungeranno la compensazione totale entro il 2038. In ogni caso, BMW dimostra che la sostenibilità è una sfida possibile, anche per i settori tradizionalmente meno green. Un percorso per tappe, con obiettivi via via sempre più ambiziosi. Tu sai come valutare e comunicare i risultati e i progressi della tua impresa in tema di sostenibilità? Se vuoi intraprendere questo percorso, contattaci: la squadra di Green marketing Italia è pronta ad affiancarti.