Le 5 i del green marketing sono un argomento che le imprese che vogliono investire in questo settore devono conoscere.

Si tratta di alcuni principi che le aziende possono adottare per rendere più efficaci le loro scelte di sostenibilità e comunicarle al meglio. Ne parliamo in questo articolo.

Le 5 i del green marketing: cosa sono

Il primo a introdurre il concetto è stato John Grant, nel suo Manifesto del green marketing. Il documento, pubblicato nel 2007, getta le basi per tutti gli sviluppi successivi legati alle politiche di green marketing, sia strategici che operativi.

Le 5 i del green marketing sono principi che contribuiscono a migliorare l’azione delle imprese verso la sostenibilità. In pratica, si tratta di criteri utili per valutare se le strategie e le attività operative di green marketing adottate sono efficaci.

Esaminiamo allora questi criteri uno alla volta, per capire meglio perché interessano così tanto le aziende che decidono di intraprendere un percorso di cambiamento sostenibile.

Le 5 i del green marketing definiscono le caratteristiche di un prodotto o di un servizio green. Che deve essere:

  • Innovativo. John Grant parla di “creare nuovi prodotti per soddisfare vecchi bisogni”. Un concetto che mette in evidenza la necessità di cambiare le regole, continuando però a offrire ciò che i clienti vogliono. Se un cliente, ad esempio, cerca una buona penna a sfera, potrebbe decidere di acquistarne una realizzata in legno che usa inchiostri ecologici e permette di cambiare il refill senza sostituire la penna per intero. La differenza passa per la percezione del valore del prodotto come strumento per aumentare la sostenibilità: il che ci porta al secondo punto.
  • Informato. Ogni cambiamento proposto in ottica di green marketing deve essere sostenuto da un’azione di informazione ai consumatori e al pubblico. L’obiettivo è proporre nuove abitudini di consumo e nuovi stili di vita: che i clienti siano disposti ad adottare in maniera volontaria e consapevole.
  • Invitante. Il punto è proprio questo: le persone devono considerare i nuovi prodotti e servizi non come un’imposizione,  ma come innovazioni adatte a soddisfare i loro bisogni e a migliorare le loro abitudini quotidiane, generando un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità.
  • Intuitivo. Perché questo accada, le innovazioni in tema di sostenibilità devono essere facili da utilizzare e da applicare. Solo così potranno diffondersi, aumentando anche il loro potenziale di impatto.
  • Integrato. L’impatto è maggiore se l’innovazione interessa tutte e tre le dimensioni della sostenibilità: ambientale, economica e sociale.

Esaminando nel dettaglio le 5 i del green marketing ci si rende conto di una cosa: si tratta di criteri che riguardano sia lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, sia la comunicazione delle aziende che li propongono sul mercato.

Di conseguenza, i principi che abbiamo presentato incidono sull’offerta e sull’attività di marketing e comunicazione dell’impresa. Vediamo meglio come.

Vantaggi e applicazioni

Il primo vantaggio prodotto dall’applicazione delle 5 i del green marketing riguarda l’innovazione dei prodotti e dei servizi. Proporre qualcosa di nuovo significa esplorare nicchie di mercato non considerate in precedenza, o nuove soluzioni per i bisogni del nostro target. Si tratta di un’azione strategica di sviluppo di business che può avere impatti significativi in termini di aumento dei volumi di vendita, del fatturato e, nel medio periodo, anche dei margini.

Solitamente il nuovo prodotto o servizio ha un prezzo superiore a quello già esistente, perché i costi di produzione sono maggiori. Materiali innovativi, nuove tecniche di produzione, investimenti per ridurre sprechi e inefficienze: sono voci di costo per l’azienda.

Dall’altro lato, però, i consumatori sono disponibili a pagare di più per prodotti sostenibili. Lo conferma “No Planet B”, una ricerca di Oracle che ha coinvolto 11.000 intervistati in tutto il mondo.

  • Il 70% valuta di interrompere il rapporto con brand poco sostenibili;
  • L’87% pagherebbe un prezzo più alto per prodotti e servizi sostenibili; 

Di conseguenza, anche le politiche commerciali dell’impresa hanno un vantaggio diretto dall’applicazione delle politiche di green marketing.

In più, in un mercato sempre più attento a etica e sostenibilità, sviluppare strategie, prodotti e un’identità aziendale vicina ai valori dei clienti permette di ottenere un vantaggio competitivo non da poco in termini di branding e posizionamento.

Una delle conseguenze di questa scelta è strategica per la diffusione dei prodotti e dei servizi sostenibili. I consumatori che scelgono di fare scelte d’acquisto in linea con i propri valori, infatti, saranno anche più propensi ad acquistare prodotti e servizi nuovi e diversi rispetto a clienti più indecisi o dubbiosi. Di conseguenza, assumeranno quel ruolo di early adopters e di ambasciatori, sostenendo l’azione innovativa dell’azienda produttrice anche dal punto di vista commerciale

Esempi e buone pratiche

Nel nostro blog diamo spazio alle buone pratiche delle imprese in tema di green marketing. Lo facciamo per:

  • Diffondere gli esempi migliori per promuovere il confronto e la diffusione di modelli virtuosi;
  • Mettere in luce i vantaggi di una strategia di green marketing efficace per le imprese;
  • Rendere più chiari argomenti complessi attraverso esempi concreti.

Le 5 i del green marketing non fanno eccezione: sono molte le imprese che hanno deciso di adottare i criteri proposti da John Grant per sviluppare le proprie politiche di sostenibilità. Ecco alcuni esempi:

  • Le penne portamina proposte da Sostanza, uno studio grafico di Torino. Sono realizzate in legno e progettate per ridurre il numero di componenti dell’oggetto. Il design è studiato per diminuire la complessità d’uso e l’anima di grafite si può ricaricare e sostituire, assicurando la durata della penna nel tempo.
  • Aliplast, azienda di Treviso, rigenera la plastica riciclata e la riutilizza per produrre pellicole innovative per il settore degli imballaggi. Le applicazioni variano dal settore alimentare a quello industriale e le pellicole sono realizzate rivoluzionando il sistema di produzione e rendendolo interamente tracciabile. In più, le pellicole sono nuovamente riciclabili alla fine del loro ciclo di vita.
  • In ambito energetico e nel settore delle utilities sono molte le imprese che hanno applicato le 5 i del green marketing. Tra queste, anche Kitenergy, un’azienda italiana fondata nel 2010. L’impresa ha studiato una soluzione innovativa che permette di generare energia sfruttando le correnti dei venti di alta quota. A renderlo possibile, una tecnologia che utilizza un dispositivo simile in tutto e per tutto a una vela-paracadute da kitesurf, adatta anche a contesti in cui l’approvvigionamento energetico è difficile, come le piccole isole. Dopo un periodo di test e sviluppo, in collaborazione con università e centri di ricerca, l’azienda ha presentato il prodotto all‘expo di Dubai, destando l’interesse di nuovi investitori e potenziali clienti.

Gli esempi che abbiamo scelto si riferiscono volutamente all’esperienza di piccole e medie imprese. Certo, le grandi aziende e i gruppi industriali internazionali hanno una potenza di fuoco maggiore. Alcune delle novità più interessanti in termini di green marketing, sostenibilità e innovazione, però, arrivano proprio dalle imprese di minori dimensioni.

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