Essere aziende responsabili prevede sempre di più agire in maniera etica e inclusiva su più fronti che riguardano i diversi stakeholders aziendali, dai fornitori ai clienti, dai dipendenti alle banche passando attraverso metodologie volte al rispetto dell’ambiente, della qualità e della sicurezza.

Troviamo quindi, all’interno delle buone pratiche di sostenibilità, il welfare che è sempre più lontano da premi e permessi, ormai retrogradi, quanto più volto al benessere psico-fisico del dipendente. Le risorse umane al centro prevenendo e tutelando la loro salute.

Tra i progetti che uniscono il welfare e la tutela dell’ambiente c’è l’incentivo per il transfer casa-lavoro in bicicletta o a piedi, una soluzione che prevede diversi benefici come

  • Risparmio di denaro
  • Miglioramento della salute grazie all’attività fisica che compensa la sedentarietà tipica del mondo ufficio
  • Riduzione del traffico e dell’inquinamento

Alcuni esempi?

PROGETTO BIKE TO WORK, Emilia Romagna 

La Regione Emilia-Romagna considera tra gli obiettivi prioritari il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, tenuto conto delle importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente. Per questo ha deciso di promuovere una mobilità sostenibile sviluppando diverse soluzioni per la circolazione ciclistica sia per i comuni che per i suoi cittadini.

Da una parte ha previsto per 194 comuni un contributo per interventi di sicurezza in sede stradale, per realizzazione di piste e percorsi ciclabili, per riparazioni extra ordinarie. Dall’altra ha previsto per aziende e cittadini servizi di monopattini e bike sharing, comunicazione su mete per il cicloturismo, sensibilizzazione sulla mobilità consapevole e un compenso. Infatti vengono erogati 0,20€/km per un massimo di 50€ a fine mese per coloro i quali effettuano lo spostamento casa-lavoro in bicicletta o in monopattino.

Un progetto simile è in atto anche in Belgio dove circa 400mila utenti stanno usufruendo degli incentivi pari a 0,23€/km per la tratta casa-lavoro percorsa con mezzi sostenibili. In totale si sono pedalati oltre 420 milioni di km nel 2015 portando benefici nella riduzione di CO2 e di traffico. 

Gli incentivi non vengono però solo dai comuni o dalle regioni, infatti il progetto JobRad in Germania permette anche alle aziende di far risparmiare ai propri dipendenti fino al 40% sull’acquisto della bici o di noleggiarla a un prezzo agevolato scalabile direttamente dallo stipendio. I vantaggi del programma di leasing sono tangibili per tutti: l’impresa offre un benefit al proprio lavoratore, ne guadagna in immagine e in salute dei dipendenti.

IN ITALIA?

In Italia non è presente una politica nazionale sul bike to work, tuttavia la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) nel 2017 ha lanciato il progetto Love to Ride Italia, una sfida nazionale che premia chi pedala più km in città. Dal 16 settembre al 27 novembre 2017 si sono sfidate 12.799 persone, 763 aziende e associazioni e 1.607 nuovi ciclisti che hanno percorso oltre 5.162.000 km, in totale.

A PORTATA DI APP

Per premiare i cittadini e i dipendenti virtuosi che scelgono di spostarsi in maniera sostenibile, sono state sviluppate diverse app.

WeCity per esempio premia il bike to work attraverso programmi di incentivi e gamification.

Cycle2Work mostra invece una dashboard al dipendente con i chilometri percorsi totali, la CO2 risparmiata e l’eventuale rimborso guadagnato.

UN NUOVO WELFARE

Nuove frontiere del welfare che fino a pochi anni fa erano impensabili e che diventano invece metro di valutazione dell’azienda stessa. La tutela del lavoratore oggi è sempre più una priorità per la scelta dell’impresa in cui si vuole lavorare e crescere. 

Essere quindi una realtà responsabile e attenta al benessere delle proprie risorse umane permette di attrarre talenti e fidelizzarli.